Isola. Piano regolatore, conclusa l’armonizzazione

Per definire la bozza incontro al vertice tra amministratori, esperti del settore e Iniziativa civica

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Isola. Piano regolatore, conclusa l’armonizzazione
L’area dove sorgeva la fabbrica “Argo”. Foto: KRIS DASSENA

Il Piano regolatore proposto dall’Amministrazione di Isola nel 2021 non era piaciuto alla cittadinanza. Dopo la sua bocciatura, avvenuta a gennaio 2022 tramite un referendum, il Comune ha quindi deciso di riorganizzarlo e riscriverlo riunendo un apposito Gruppo consultivo. Si tratta di un organismo costituito da rappresentanti di diversi settori sociali, che ha lavorato in questi due anni con lo scopo di ripensare a uno sviluppo territoriale coerente alle esigenze strategiche e alle richieste dei cittadini. In questi giorni si è svolto l’ultimo incontro preparatorio della nuova bozza del Piano regolatore comunale per rispondere ai principali requisiti referendari. Alla riunione erano presenti tra gli altri pure i rappresentanti dell’Iniziativa civica di Isola, che avevano espresso aperta contrarietà al documento poi bocciato. Sul tavolo dei lavori, i capitoli controversi e le soluzioni da adottare a detta degli esperti della pianificazione territoriale. Per quanto riguarda la richiesta che il Comune non preveda una zona industriale sui lotti agricoli dietro alla fabbrica “Droga”, si è giunti alla conclusione di non espandere il terreno edificabile in quel luogo.

In risposta alla richiesta di convertire le aree verdi sotto l’ospedale in terreni agricoli, il Comune farà un elenco dei vantaggi e degli svantaggi che tale cambiamento apporterebbe alla zona. Per l’insediamento di Malio, il Gruppo consultivo ha avanzato una proposta congiunta secondo cui il Piano regolatore dovrebbe definire l’insediamento come un centro locale che fornisce servizi di base e un livello elementare di attività sociali per i suoi abitanti, ma non dovrebbe prevedere un’ulteriore espansione. Per le aree circostanti alle ex fabbriche “Argo” e le vicine “Riba” e “Mala Oprema”, alla riunione è stato concordato che il Comune dovrebbe preparare una strategia di sviluppo. L’opinione della maggioranza è stata che l’area sia troppo preziosa per gli abitanti di Isola e che il Piano non dovrebbe prevedere la costruzione di alloggi da vendere al mercato immobiliare. Alcuni partecipanti ritengono che gli appartamenti avrebbero senso soltanto se fossero destinati ai cittadini. L’Iniziativa civica sarebbe propensa a creare uno “spazio culturale” per eventi, una biblioteca, una galleria, una libreria, un museo e un centro giovanile, ma le ex fabbriche sono di proprietà privata.
La richiesta di ricostruire gli edifici industriali sul sito dell’ex cantiere navale, di proprietà dello Stato e di prevedere laboratori culturali, artistici ed educativi, nonché attività di ufficio e ristorazione, giardini botanici e spazi verdi, richiederà un ulteriore affinamento dei contenuti. Infine, si è discusso di cinque iniziative di “sviluppo dei terreni agricoli”, che riguardano in realtà altre attività economiche e di espansione degli insediamenti. Su quest’ultima opportunità l’Iniziativa civica insiste nella richiesta che il Comune le escluda dal proprio Piano regolatore. Con questo incontro, il Gruppo consultivo ha concluso il suo lavoro sulle 33 richieste referendarie dell’iniziativa popolare e in futuro avrà il ruolo di monitorare la messa in pratica delle proposte concordate.
Il Comune presenterà al pubblico nei mesi primaverili le idee di armonizzazione del Piano, insieme a un’analisi dei vantaggi e degli svantaggi su alcune questioni ancora in sospeso.

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