CNI, fondi governativi senza scosse

In sede di Commissione parlamentare per le Comunità nazionali esaminate le bozze di Bilancio biennale

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CNI, fondi governativi senza scosse
Ferenc Horváth e Felice Žiža. Foto: KRIS DASSENA

I fondi destinati alle Comunità nazionali autoctone, stanziati dal governo sloveno, per il prossimo biennio resteranno pressoché invariati. A confermarlo è stato ieri Stanko Baluh, direttore dell’Ufficio per le nazionalità nel corso della prima seduta ordinaria della Commissione parlamentare per le nazionalità di questa legislatura. All’ordine del giorno la bozza di Bilancio statale per gli anni 2023 e 2024. È stato un incontro lampo, quello guidato dal presidente della Commissione nonché parlamentare della Comunità ungherese, Ferenc Horváth, che si è concluso con pochi interventi, segno di un’armonia tra tutti i soggetti interessati. “Abbiamo fatto dei passi concreti in avanti. Siamo contenti di quello che è stato fatto negli ultimi anni, la situazione si va consolidando”, ha affermato il deputato della CNI alla Camera di Stato, Felice Žiža. Nel 2023 sono previsti 370mila euro per la cultura, 280mila euro per la CAN costiera e l’Ufficio per il bilinguismo, nonché 430mila euro per la base economica. “Il nostro Ufficio funge da organo di coordinamento che sorveglia acciocché i diritti delle Comunità nazionali vengano assicurati, anche per questo negli anni scorsi sono stati aumentati i mezzi per alcune voci di Bilancio. A dimostrazione che non si tratta di un contributo una tantum, abbiamo mantenuto questi fondi anche per i prossimi anni”, ha rilevato Baluh. “Valuterei soddisfacenti i Bilanci per il 2023 e 2024. Nelle voci del prossimo anno è inclusa parte dei mezzi per la ristrutturazione del Collegio dei Nobili, distribuita nell’arco di più anni. Si tratta di 6 milioni 400mila euro, dunque un bell’investimento”, ha commentato a margine dell’incontro Žiža, che ha rimarcato l’importanza di investire nell’edilizia scolastica. Nel contesto ha ricordato che anche altre strutture urgono interventi. Si tratta degli edifici che ospitano la sede dislocata della scuola elementare “Vincenzo e Diego de Castro” a Santa Lucia, l’istituto comprensivo “Dante Alighieri” di Isola e la sede periferica di Crevatini del giardino d’infanzia “Delfino blu” di Capodistria. Oltre a ciò, Žiža ha sollevato la necessità di garantire una palestra alla scuola tecnico-professionale “Pietro Coppo” di Isola. “L’asilo di Crevatini versa in condizioni veramente disagevoli e potrebbe chiudere da un momento all’altro, perciò è uno dei cinque punti prioritari del prossimo accordo di collaborazione con il governo. Questo è composto da 8 capitoli ed è articolato in 36 punti programmatici. Ci aspettiamo che tutti vengano confermati dai vari Ministeri e dal governo in modo da realizzarli negli anni successivi”, ha illustrato ancora Žiža. L’accordo che secondo le stime del deputato potrebbe essere siglato entro metà novembre, prevede anche la costituzione di un fondo italo-sloveno “che potrebbe dare un’altra fonte importante di finanziamento per tutte le attività, strutture scolastiche e per aumentare i fondi della base economica”, nonché come affermato da Baluh, la creazione di tre posti di lavoro in seno all’Incubatore “Istria” e al Centro multimediale dell’Unione Italiana, curati assieme alla CAN costiera. Durante l’incontro sono emerse anche le difficoltà riguardo al mancato avvicendamento dei quadri in seno al Centro regionale RTV di Capodistria, sia del personale giornalistico sia tecnico. Grazie ai mezzi che il governo metterà a disposizione nei prossimi anni, Žiža assicura che sarà ovviato anche a quest’annoso problema.

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