Capodistria. Un pubblico affascinato dal «Gran concerto lirico»

I Virtuosi di Aquileia diretti da Alfredo Barchi

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Capodistria. Un pubblico affascinato dal «Gran concerto lirico»
Un momento del concerto d’alto profilo. Foto: KRIS DASSENA

Pubblico in piedi, ovazioni e scroscianti applausi per il “Gran concerto lirico del terzo millennio”, l’evento che domenica sera ha trasformato il piazzale del Museo in un teatro dell’opera a cielo aperto. E se c’è chi ancora crede che la cultura dotta debba essere relegata soltanto agli ambienti ad essa preposti, ci pensa l’iniziativa “Il Carro di Tespi” a sfatare questo mito. Il progetto itinerante è nato dalla brillante idea del maestro Alfredo Barchi, il cui desiderio era quello di avvicinare la musica colta a un uditorio quanto più ampio, in particolare modo ai giovani, mettendo in scena manifestazioni liriche di spessore nelle piazze di diverse località che gli interessati avrebbero potuto assistere gratuitamente o a un prezzo decisamente inferiore alla norma. L’iniziativa, curata dalla Società Filarmonia di Udine e promossa per la prima volta nel 2005, con gli anni ha acquisito un respiro internazionale e oltre a sbarcare in varie città del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, tocca anche la Slovenia e la Croazia. Capodistria è ormai diventata una tappa tradizionale di questo itinerario concertistico, che edizione dopo edizione riesce ad attirare sempre più persone. Domenica sera la cornice del nuovo salotto cittadino si è rivelata così quasi troppo piccola per i numerosi ascoltatori intervenuti che si sono goduti il concerto in parterre e sulle numerose panchine del parco, incantati dalla suggestiva atmosfera e dalla maestria dei protagonisti. A regalare ai presenti una serata superlativa sono stati “I Virtuosi di Aquileia” diretti dal Mº Barchi, direttore artistico della manifestazione. L’ensemble ha condiviso il palco con solisti di prim’ordine, selezionati in concorsi lirici internazionali, accompagnando così le esibizioni canore del soprano Guadalupe Guillein Utrilla, del mezzosoprano Danbi Lee, del baritono Young Jin Park, del basso Li Huan Hong e del tenore Li Biao. In oltre due ore di concerto i musicisti hanno offerto esibizioni cariche di pathos ed espressività, interpretando le arie tratte da alcune delle maggiori opere del panorama lirico italiano e non, come “Il barbiere di Siviglia” di Rossini, “La Traviata” di Verdi e “Le nozze di Figaro” di Mozart. Si tratta di titoli operistici nati dalla penna di compositori geniali del passato sorti nel Settecento e nell’Ottocento, ma che con il trascorrere dei secoli reggono ancora l’apprezzamento e l’interesse del pubblico, riuscendo ora come allora a divertire, intrattenere e appassionare. È proprio l’intramontabile musica di quel tempo a cui vuole fare riferimento il titolo dello spettacolo, che a Capodistria ha riscosso ampi consensi. “Il Carro dei Tespi”, che ha all’attivo 19 edizioni e vanta oltre un centinaio di repliche, si dimostra quindi un progetto di successo che guarda all’arte come a un grande valore per la società contemporanea, essendo un linguaggio che costruisce ponti e stimola il dialogo, diventando un vettore di coesione sociale.

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