Alla galleria museale la mostra sull’«Iskra»

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Alla galleria museale la mostra sull’«Iskra»

CAPODISTRIA| Nella ricorrenza della Settimana internazionale della famiglia, in corso fino al 22 maggio, il Museo regionale di Capodistria arricchisce il suo programma con appuntamenti gratuiti. Per tutta la settimana le famiglie hanno ingresso libero presso la sede centrale e nelle unità dislocate, dalla galleria museale alla collezione etnologica in piazza Gramsci. Con la caccia al tesoro i bambini e i genitori potranno conoscere tutti gli angoli di Palazzo Belgramoni Tacco, aiutandosi con l’apposita mappa, acquistabile al prezzo di un euro, alla scoperta delle varie collezioni permanenti e verificando poi il loro sapere con i test “Sei amante del museo?” e “Quanto conosci il Museo di Capodistria?”. Sabato, tra le ore 10 e le 12, si terrà il laboratorio creativo “A colori e d’oro”, durante il quale i responsabili museali illustreranno come gli artisti realizzavano le loro sculture lignee o di pietra, dipingendole o coprendole d’oro. La galleria museale, sottostante la sede centrale in via Kidrič, fino al 29 maggio offre in visione la mostra che presenta uno spaccato della produzione relativa alla telefonia del gigante dell’industria elettronica nazionale “Iskra”. La fabbrica è stata un fiore all’occhiello per decenni nel settore delle telecomunicazioni, dell’elettronica e dell’automatizzazione, arrivando a impiegare negli anni Ottanta ben 35.000 persone, producendo televisori, computer, elettrodomestici e telefoni. Proprio quest’ultimi hanno vissuto il loro apice nella seconda metà del XX secolo, sia per la loro eccellente fattura sia per il design moderno. Il modello “ETA 80”, ad esempio, ha ottenuto innumerevoli riconoscimenti nazionali e internazionali per il design, divenendo pure il telefono ufficiale delle Olimpiadi di Mosca del 1980. I diritti sul prodotto furono registrati soltanto in Europa, per cui in America e in Asia vennero a crearsi ondate di repliche, stimando ad oggi che ne furono venduti tra i 200 e i 300 milioni, senza alcun ricavo per l’”Iskra”. Inoltre, la copia sul mercato americano veniva venduta a 70 dollari, mentre il prezzo del produttore originale era di 10. La sua popolarità raggiunse l’apice nel 2010, quando venne inserito nella collezione permanente di design del Museo di arte moderna più famoso al mondo, il “MoMA” di New York, come pure successivamente in quello di Monaco. La storia si concluse nel 2000 quando l’intera linea di produzione chiuse i battenti, non riuscendo a stare al passo delle nuove tecnologie mobili. 

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