Rijeka, 40 anni di gloriosa storia

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Rijeka, 40 anni di gloriosa storia

Come vola il tempo. Sono passati ormai 44 anni dal lontano 9 giugno 1974, quando il Rijeka sconfisse per 4-1 a Cantrida il Novi Sad e conquistò così la promozione in Prima Lega. Da allora non retrocesse mai più. Era il Rijeka di Šangulin e Lukarić in panchina, di Bobić, Silić, Cukon, Kocjančić, Uljan, Miočić, Čohar in campo… Ma anche dei giovani Radin, Juričić o Machin, che soltanto quattro anni dopo fecero conoscere ai fiumani la gioia del trionfo. Quarant’anni fa, esattamente il 24 maggio, al Marakana di Belgado il Rijeka superò infatti il Trepča di Kosovska Mitrovica e conquistò il suo primo trofeo della storia. Treni speciali, una caravana di pulman e di automobili invasero la capitale jugoslava: circa ottomila tifosi fiumani occuparono il centrocittà. Con un gol di Milan Radović al primo minuto del primo supplementare i fiumani misero le mani sulla Coppa Maresciallo Tito, edizione numero 30!
Avramović, Machin, Hrstić, Cukrov, Radin, Juričić, Durkalić, Radović, Kustudić, Ružić e Desnica fu l’undici di partenza. A partita in corso entrarono invece Šugar e Šestan. In panchina c’era Dragutin Spasojević e in tribuna d’onore Ljubo Španjol, l’allora presidente che portò il club fiumano dalla seconda divisione alla conquista della Coppa Jugoslavia. Lo stesso anno, ricordiamo, il Rijeka vinse anche la Coppa dei Balcani!
Prima del Trepča vennero messi a tappeto grossi nomi del calcio jugoslavo, ovvero Partizan, Dinamo Vinkovci, Hajduk e Velež. A Spalato a bucare il portiere Katalinić fu Kustudić su calcio di rigore, dopo un fallo su Šestan. In ottomila a Belgrado e una folla di gente, circa ventimila, a salutare la squadra in piazza davanti all’albergo Bonavia. Il Corso era un fiume di gioia, qualcosa mai successo prima.
Sono nove i trofei conquistati dal Rijeka in quarant’anni. Dragutin Spasojević, il generale dal pugno di ferro, guidò la squadra fino al primo trionfo. L’anno dopo fu la volta di Marjan Brnčić (2-1 e 0-0 al Partizan). Elvis Scoria mise in ginocchio l’Hajduk (2-1, 1-0) e inaugurò nel 2005 la vendemmia croata. L’anno seguente fu la volta di Dragan Skočić (Varteks 4-0, 1-5), fino ad arrivare a… Matjaž Kek. Il tecnico sloveno ha calato il poker: due Coppe Croazia e una Supercoppa, il tutto a spese della Dinamo, nonché il primo titolo nazionale, ancora una volta beffando gli zagabresi.
Quarant’anni di storia gloriosa quelli del Rijeka, che fino al 1954 si chiamava Quarnero. Una società nata dalle ceneri di guerra della Fiumana, fondata nel 1926 e che disputò anche il campionato italiano di Serie A, l’ultimo a due gironi. Le rocce di Cantrida avrebbero tanto da raccontare: la Juventus e il Real Madrid o, storia più recente, lo Stoccarda, lo Standard Liegi, il Feyenoord. Il Siviglia, vincitore dell’Europa League, si salvò con un pareggio nei minuti di recupero. Due edizioni di Europa League, con la terza, nella stagione che sta per finire, disputata a Rujevica. Nella partita conclusiva della fase a gironi resterà per sempre nella storia la vittoria sul Milan. La notte quando l’… acqua santa fece impazzire il diavolo rossonero, a parte il fatto che Rino Gattuso schierò la seconda squadra. Sabato calerà il sipario sul campionato croato. Al derby dell’Adriatico con l’Hajduk saranno ospiti anche i giocatori che quarant’anni fa conquistarono il primo trofeo nella storia del Rijeka…

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