Presunto caso di malasanità a Zagabria

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Presunto caso di malasanità a Zagabria

Il ministro della Sanità, Vili Beroš, ha rotto il muro di silenzio in merito a un presunto caso di malasanità avvenuto nel Centro clinico ospedaliero Sorelle della misericordia (Sestre milosrdnice) di Zagabria. Stando a quanto sostenuto dalla paziente Lina Budak, l’ente ospedaliero zagabrese, più correttamente la sua Clinica per i tumori, le avrebbe negato per ben sette mesi la visione dei risultati di alcuni esami dai quali scaturirebbe che è affetta da tumore al seno. Beroš ieri ha osservato che da decenni il CCO ha adottato la prassi di non fornire i risultati degli esami specialistici direttamente ai pazienti, bensì d’inviarli agli specialisti che li hanno in cura. Il ministro ha valutato positivamente questa prassi, salvo puntualizzare che l’iter in questi casi andrebbe migliorato.
“Da quanto mi risulta l’Ospedale ha risposto alla paziente nel dicembre scorso. Mi è stato detto che la paziente ha ricevuto istruzioni precise su come comportarsi, ossia di farsi viva con il suo specialista”, ha dichiarato Beroš sottolineando che i risultati degli esami non possono essere ritirati agli sportelli degli ospedali direttamente dai pazienti. Tuttavia, ha annunciato che si scuserà personalmente con Lina Budak qualora dai controlli dell’ispezione sanitaria dovessero emergere delle irregolarità nella procedura condotta dal CCO nei suoi confronti. “In quel caso chiederò anche che i responsabili siano sanzionati”, ha concluso Beroš. Dopo aver appreso di essere malata, Linda Budak si è curata in Germania e ora è rientrata in Croazia per proseguire con le terapie del caso. Dall’Ospedale hanno fatto sapere d’aver avviato un controllo interno, ma anche di non capacitarsi che una paziente attenda sei mesi prima di farsi visitare da uno specialista.

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