Sulle strade istriane sempre più morti e feriti gravi

La Questura istriana ha pubblicato il resoconto per il 2023. I dati non sono proprio incoraggianti: il bilancio degli incidenti è peggiorato rispetto all’anno prima

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Sulle strade istriane sempre più morti e feriti gravi
Nel 2023 il bilancio degli incidenti stradali in Istria è stato più grave rispetto all’anno precedente. Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL

Il 2023 sulle strade dell’Istria? È stato un anno difficile, almeno stando alla statistica pubblicata in questi giorni dalla Questura istriana: è aumentato infatti sia il numero dei decessi, quello dei feriti gravi e quello delle infrazioni evidenziate. In calo invece, magra consolazione, il numero di coloro che se la sono cavata con ferite leggere come pure il numero degli incidenti della strada.

Partiamo da quest’ultimo rilevamento: nel 2023 sulle strade della penisola si sono verificati 1.622 incidenti, 72 in meno rispetto ai 12 mesi precedenti. Questi incidenti hanno causato 20 decessi (l’anno precedente erano stati 17) e 134 feriti gravi (nel 2022 erano stati 119). In 589 invece hanno avuto soltanto delle escoriazioni (nel 2022 erano 621).
In quanto a tipologia di incidenti, al primo posto svettano gli scontri di veicoli in movimento, 724 (l’anno prima erano stati 773). Al secondo posto a debita distanza di questa particolare graduatoria, troviamo gli scontri con le vetture parcheggiate, 279 casi rispetto ai 305 del 2022, al terzo le uscite di strada: l’anno scorso 240 (l’anno precedente 234). Inoltre sono stati evidenziati 62 investimenti dei pedoni, mentre l’anno prima erano stati 72. Per quel che riguarda gli scontri, al primo posto troviamo quelli laterali (316 casi), al secondo i tamponamenti (177), al terzo gli scontri frontali.
Nel rendere nota la statistica per il 2023 la Questura fa notare che il 35,6 per cento degli incidenti è avvenuto sulle strade dell’ex Comune di Pola. Seguono in classifica il Parentino (19,8 per cento), l’Umaghese e il Buiese (17,8 p.c.), il Rovignese (11,3 p.c.), il Pisinese e il Pinguentino (8,4 p.c.) mentre l’incidenza più bassa viene fatta registrare nell’Albonese con l’8.4 p.c. degli incidenti avvenuti in tutta la penisola.
Un capitolo a parte della statistica riguarda le infrazioni commesse nelle traffico. Va subito detto che il loro numero ha fatto registrare un preoccupante aumento del 10 per cento rispetto all’anno prima. I numeri comunque non permettono di capire se è aumentata l’indisciplina tra gli automobilisti e i motociclisti oppure il numero di controlli effettuati dalla Polstrada. Fatto sta che dalle 34.823 trasgressioni evidenziate nel 2022 si è passati alle 38.529 dell’anno dopo (in media 105 al giorno). La fetta maggiore delle infrazioni ricade sull’eccesso di velocità (14.338 i casi rilevati), mentre al secondo posto di questa particolare classifica troviamo il mancato uso della cintura di sicurezza (5.686 casi). Sul gradino più basso del podio l’uso del cellulare quando si è alla guida (3.747). Oltre quota mille pure i casi di mancato rispetto del segnale stradale (2.728), la guida sotto l’effetto di alcol (2.046) e il parcheggio della vettura laddove non è consentito (1.941 casi).
Non solo infrazioni nel traffico, ma anche reati. Ebbene in questo settore le cose stanno andando meglio: nel 2023 sono stati 67 i casi evidenziati dalla Polstrada, l’anno precedente 76.

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