Pirano e Trieste: collaborazione sempre più forte

Nuovo incontro, stavolta nel capoluogo giuliano, fra i sindaci Dipiazza e Zadković. Trieste sostiene e sottoscrive il progetto “Piran-Pirano 4 Istria 2025“ per “conquistare” comunemente (Pirano, Capodistria, Isola e Ancarano, con il coinvolgimento di Trieste e e della regione istriana) il titolo di Capitale europea della cultura 2025

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Pirano e Trieste: collaborazione sempre più forte

Nella prosecuzione di un rapporto fra città e realtà amministrative e culturali di quest’area nord-orientale del Litorale Adriatico che si sta facendo via via sempre più intenso e concreto, un nuovo incontro fra i primi cittadini di Trieste e di Pirano, dopo quello già tenutosi ai primi di ottobre nel Palazzo Municipale della cittadina slovena, si è svolto oggi, giovedì 21 novembre, nel Municipio di piazza Unità, presenti il sindaco Roberto Dipiazza e il suo omologo di Pirano, Đenio Zadković, che era affiancato da Martina Gamboz, coordinatrice del Progetto “Piran-Pirano 4 Istria 2025“, che si prefigge di conquistare il titolo di Capitale europea della cultura per l’anno 2025, unitamente agli altri Comuni costieri sloveni di Capodistria, Isola e Ancarano e con il coinvolgimento da un lato di Trieste e dall’altro di Pola e della Regione istriana. Un progetto basato chiaramente sull’idea di un’identità multiculturale istriana, “allargata” all’intera nostra area, in ciò con un ruolo primario rivestito da Trieste. Nella convinzione, da sempre manifestata dal sindaco Zadković, ma ugualmente dal triestino Dipiazza, secondo la quale una maggior cooperazione reciproca, a cominciare dai settori, sempre più “strategici”, della cultura e del turismo non potrebbe che condurre a dei significativi miglioramenti economici e della complessiva “qualità della vita” sulla costa, per tutte le nostre popolazioni.
Di tutto ciò si è dunque parlato oggi, in questo nuovo e approfondito colloquio fra Zadković e Dipiazza, in particolare dopo che il sindaco di Trieste ha appena sottoscritto la lettera di adesione del Comune di Trieste al “partenariato” per il suddetto Progetto “Piran-Pirano 4 Istria 2025“ da inviare ora alla Commissione europea.
Progetto – come detto finalizzato al conseguimento del titolo di Capitale europea della cultura 2025 – per appoggiare il quale, anche “fisicamente” e visibilmente, Dipiazza ha proposto di offrire un grande evento musicale da realizzarsi nella piazza centrale di Pirano, con la partecipazione dell’Orchestra del Teatro “Verdi” di Trieste.
Sempre nella stessa direzione si è anche discusso di pacchetti turistici comuni che potrebbero arrivare fino alla creazione di un’unica “destinazione turistica” per tutta quest’area “carsico-adriatica”; e poi della partecipazione al prossimo grande Salone scientifico di ESOF – mentre pressochè contemporaneamente si svolgeranno a Pirano importanti assise scientifiche come l’8° Congresso europeo di Matematica (8ECM, dal 5 all’11 luglio 2020, a Portorose) -, della necessità di un collegamento marittimo efficace fra le città, a maggior sostegno dell’incremento turistico, ma anche di un generale potenziamento della cooperazione transfrontaliera in tutti i campi, come ad esempio per la strutturazione di una rete idrica più efficiente al servizio dei nostri territori. Il tutto confermando e rafforzando la già rilevante collaborazione instaurata fra le rispettive Istituzioni scientifiche e universitarie (che proprio nell’incontro di ottobre a Pirano vide la firma di un apposito Protocollo d’Intesa).
Prospettive che vedono la piena e convinta adesione del sindaco Dipiazza che, ancora una volta ha incitato a “lavorare assieme”, prefigurando anche la prossima “ripetizione” dello storico incontro del 2010 a Trieste fra i tre Presidenti di Italia, Slovenia e Croazia che costituirebbe oggi – ha detto – “una nuova importantissima conferma e volano ulteriore per i nostri rapporti”, mentre un sempre entusiasta e propositore sindaco Zadković ha chiuso ribadendo come le nostre pur diverse realtà “costituiscano in effetti un ‘unicum’ prezioso e peculiare, che merita di venir valorizzato, con un lavoro nuovo e metodi ‘nostrani’ originali quanto moderni, nel segno di quell’uomo simbolo che fu Giuseppe Tartini, musicista ma anche studioso di scienze e grande innovatore”.

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