L’isola di Unie ci ripensa: niente Istria

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L’isola di Unie ci ripensa: niente Istria
Il nuovo molo a Unie Foto: PGZ.HR

L’isola di Unie (Unije) continuerà a fare parte della Regione litoraneo-montana. È questa la conclusione dell’incontro tra una delegazione degli abitanti dell’isola, il sindaco di Lussinpiccolo, Ana Kučić, il presidente della Regione, Zlatko Komadina e la sua vice, Marina Medarić.

Ricorderemo che il Comitato di quartiere di Unie aveva avviato un’iniziativa con l’intenzione di organizzare un referendum con la proposta di separarsi dalla Regione litoraneo-montana e unirsi a quella istriana.

Robert Nikolić, presidente del Comitato di quartiere di Unie, ha espresso soddisfazione per questo incontro sottolineando che quest’iniziativa ha spronato uno sviluppo più veloce dell’isola. “Gli abitanti di Unie sono 40, prevalentemente persone anziane, e spero che quanto accordato in questa riunione venga anche realizzato. Altrimenti tra 5 anni gli abitanti saranno 20 e a quel punto non avrà senso realizzare qualsiasi programma o miglioria. Quando è stato avviato il progetto di sviluppo sostenibile Unie contava 80 abitanti e la scuola era aperta. Siccome non ci sono stati grossi progressi, l’anno scorso la scuola è stata chiusa per mancanza di alunni e il numero di abitanti si è ridotto. Siamo felici di rinunciare all’idea di separarci dalla Regione litoraneo-montana, ma cerchiamo sostegno”, ha dichiarato Robert Nikolić.

“Sono felice di sentire che gli abitanti di Unie non vogliono abbandonare la Regione litoraneo-montana. Oggi abbiamo avuto modo di sentirlo dagli abitanti presenti alla riunione, compreso il presidente del Comitato di quartiere. I problemi non svaniranno, ma noi ci impegneremo a risolverli. Credo di essere l’unico presidente di Regione in Croazia ad avere una riunione con il Comitati di quartiere, a dimostrazione che desidero davvero risolvere i problemi”, ha esordito Komadina. “La maggior parte dei problemi riguardanti i collegamenti marittimi sono di competenza della Jadrolinija e del Ministeri del Mare, Traffico e Comunicazioni, i quali garantiscono che, tempo un anno, verrà assicurata una nuova nave e un catamarano”, ha spiegato Komadina. Per quanto concerne il trasporto dei pazienti, la questione è nelle mani del Ministero della Difesa e di quello della Sanità, in quanto l’attuale regolamento è inefficiente quando si tratta di piccole isole. Il regolamento prevede, infatti, che l’autorizzazione per il trasporto venga concessa dal pronto soccorso sulla terraferma, che a Unie non esiste. “Noi chiediamo, invece, che l’autorizzazione venga data dal spedizioniere, come succede per le ambulanze. Spero che il ministro Beroš effettui le dovute modifiche al regolamento, mentre il Ministero della Difesa ha accettato di fare atterrare gli elicotteri a Unie”, ha concluso Komadina.

Il sindaco di Lussinpiccolo, Ana Kučić, si è detta dispiaciuta che alla riunione non abbiano preso parte i rappresentanti del Ministero e della Jadrolinija perché il collegamento marittimo è la condizione di base per vivere su un’isola, soprattutto se si tratta di isolotti quali Unie (Unije), Asinello (Ilovik), Canidole (Srakane) e Sansego (Susak). “I dirigenti della Jadrolinija hanno promesso che al massimo tra un anno assicureranno un catamarano di produzione più recente rispetto a quello odierno, come pure una nave per il trasporto della merce. Inoltre è stato accordato che Unie entri a fare parte della rete di pronto soccorso aereo. Credo che una volta risolti questi problemi, migliorerà la qualità della vita e forse arriveranno nuovi abitanti per potere rimettere in funzione la scuola. Noi stiamo cercando una famiglia con figli che accetterebbe di venire a vivere sull’isola. In questo senso abbiamo messo a disposizione un immobile e speriamo bene”, ha concluso Ana Kučić.

Alla riunione ha partecipato una delegazione di abitanti di Unie. Foto IVOR HRELJANOVIĆ

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