Nonostante le altre temperature e la siccità, con il conseguente abbassamento del livello dell’acqua lungo il corso del fiume Sava, il ciclo produttivo della Centrale nucleare di Krško (NEK) procede normalmente. Il tasso di sfruttamento dell’impianto ammonta al 33 p.c. a fronte del 35 p.c. che si registra nei periodi contraddistinti da condizioni climatiche standard. In base al rapporto sul funzionamento dell’impianto nel luglio scorso (reperibile sul sito Web della NEK) risulta che la produzione d’energia elettrica è stata di 519.914,4 Megawattora (MWh) lordi all’uscita dai generatori (l’energia netta erogata è stata invece di 489.806,8 MWh). In altre parole, il mese scorso la NEK ha prodotto l’1,25 p.c. d’elettricità in meno rispetto al piano (496mila MWh).
“Le torri di raffreddamento lavorano a pieno regime. Tenuto conto dei limiti amministrativi legati all’impiego dell’acqua e dell’aumento della temperatura è importante coordinarsi bene con le centrali idroelettriche della Sava”, si legge in una nota fornita dalla NEK al network informativo N1. Dalla NEK è stato rilevato che nel 2008, al fine di ridurre – per quanto concerne il raffreddamento dell’impianto – la dipendenza della centrale dalla Sava le torri di raffreddamento della medesima furono modernizzate con l’aggiunta di ulteriori quattro celle di refrigerazione.