HNB: «La tassa italiana sugli extraprofitti non impatterà in Croazia»

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HNB: «La tassa italiana sugli extraprofitti non impatterà in Croazia»
Il governatore della Banca centrale croata, Boris Vujćić. Foto: Tomislav Miletic/PIXSELL

L’Italia ha introdotto qualche giorno fa una tassa una tantum del 40% sugli extraprofitti delle banche e intende utilizzare i fondi così raccolti per aiutare le persone che richiedono mutui ipotecari per l’acquisto della loro prima proprietà.

L’incremento improvviso dei tassi di interesse da parte delle banche centrali ha portato a profitti record per le banche poiché hanno potuto trasferire questo aumento ai clienti dei prestiti, senza aumentare significativamente i tassi di interesse sui depositi. Paesi come la Spagna e l’Ungheria hanno già introdotto una tassa sugli profitti eccessivi del settore bancario.

Il governo italiano quest’anno tasserà il 40% del margine netto di interesse delle banche, che rappresenta la differenza tra gli interessi sui prestiti e i depositi e costituisce una fonte di reddito per le banche. Si stima che questa tassa permetterà di raccogliere poco meno di tre miliardi di euro, secondo fonti ben informate riportate da Reuters.

Ma questo nuova imposta avrà un impatto sulle banche in Croazia? La Banca centrale croata (HNB) ha risposto che non avrà alcun impatto, spiegando il motivo: “Le politiche di distribuzione dei profitti fanno parte del processo di pianificazione pluriennale delle istituzioni di credito, che dipendono, tra le altre cose, dalle dimensioni di bilancio previste, dal requisito normativo e dal tasso di capitale mirato internamente.

Tutte le istituzioni di credito elaborano piani di capitale di almeno tre anni nell’ambito della valutazione annuale dell’adeguatezza del capitale interno, stabilendo le tariffe di distribuzione dei profitti pianificate. Tuttavia, queste tariffe vengono riviste regolarmente ogni anno e vengono modificate se necessario per garantire il rispetto di tutti i requisiti normativi e la continuità dello sviluppo operativo dell’istituzione di credito.

Poiché questi sono i principali driver delle decisioni di distribuzione dei profitti, non ci si aspetta che l’introduzione dell’imposta prevista sui profitti straordinari in Italia influisca sulle politiche di distribuzione dei profitti delle banche in Croazia”, ha risposto la HNB.

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