Rovigno. Quando la matematica non è un’opinione

Adrian Domba e Simone Polo dell’SMSI si classificano terzi alla MATliga

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Rovigno. Quando la matematica non è un’opinione
Adrian Domba e Simone Polo con la loro mentore. Foto: Smsi Rovigno

Si è conclusa da poco la settima edizione della MATliga, la competizione di matematica a squadre riservata agli alunni delle scuole elementari e medie superiori del Paese, istituita con lo scopo di popolarizzare la matematica e stimolare alla partecipazione attiva e al lavoro di squadra gli studenti e i loro mentori. Alla gara gli alunni Adrian Domba e Simone Polo, della terza classe del Liceo generale della SMSI di Rovigno, hanno ottenuto ottimi risultati, classificandosi al terzo posto a livello nazionale.

Quest’anno, la SMSI di Rovigno ha partecipato alla MATliga con 4 squadre nella categoria B, cioè con allievi che non frequentano un Liceo matematico-scientifico bensì altri percorsi formativi presso l’istituto rovignese.
A partecipare alla competizione, suddivisi nelle rispettive squadre sono stati Davide Polo, della prima Liceo generale e Iris Rakić, della prima classe dell’indirizzo professionale del Perito alberghiero-turistico; della seconda squadra hanno fatto parte Giulio Borghetti e Endy Ramani, entrambi alunni della seconda Liceo generale; la terza squadra è stata composta da Adrian Domba e Simone Polo, alunni della terza Liceo generale, mentre la quarta squadra ha visto partecipi Paolo Šterpin e Gabriel Tomaš, alunni della quarta classe del Perito alberghiero-turistico.
A preparare i ragazzi sono state le professoresse di matematica Virna Dalino Polo e Nina Milokanović.

Mettersi alla prova
Alla settima edizione della MATliga hanno partecipato ben 2.370 scuole, provenienti da 193 città della Croazia e della Bosnia ed Erzegovina.
In una competizione di matematica a squadre vengono valorizzate tante qualità dei concorrenti: ci vuole qualcuno che sappia coordinare il lavoro e che decida la strategia di gara, come ad esempio se dare o no una risposta nella quale non si è sicurissimi; poi ci vuole qualcuno che sappia risolvere i calcoli rapidamente, qualcuno bravo in geometria e qualcuno bravo nei problemi di conteggio. Ma soprattutto, bisogna saper lavorare in coppia e, affinché ciò accada, bisogna che i ragazzi si trovino bene assieme. Questo è il motivo per il quale ai ragazzi piace questa competizione, che offre loro la possibilità di condividere con i coetanei la passione per la matematica mettendosi alla prova con quesiti spesso molto impegnativi, per arrivare infine alla soluzione discutendone con i compagni.

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