Finanziamenti CNI, un lavoro di squadra

Il presidente dell'Unione Italiana, Maurizio Tremul, dopo la firma della Convenzione a Roma

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Finanziamenti CNI, un lavoro di squadra

Il lavoro svolto dall’Unione Italiana e gli sforzi profusi dai rappresentanti della CNI nelle relazioni con i finanziatori della medesima hanno consentito alla minoranza nazionale italiana in Croazia e Slovenia di beneficiare nel 2019 di risorse notevolmente superiori rispetto a quelle disponibili lo scorso anno. A farcelo presente è stato ieri il presidente dell’UI, Maurizio Tremul, che ha parlato di un saldo positivo complessivo di 1,6 milioni di euro. Un risultato, quest’ultimo, reso possibile anche grazie ai risultati ottenuti a Zagabria dal vicepresidente del Sabor e deputato della CNI al Parlamento croato, Furio Radin, impegnato nella sensibilizzazione delle istituzioni dello Stato croato nei confronti delle necessità della CNI.

Le nuove sfide

La vera sfida a detta di Tremul ora però è un’altra. “Dobbiamo fare in modo che le risorse della Finanziaria 2019, per quanto concerne la Legge 73/01 per il 2020 rimangano agli stessi livelli di quest’anno. Per come stanno messe le cose in questo momento a preventivo per il 2020 e 2021 l’importo destinato alla CNI è di 3 milioni di euro invece dagli attuali 4 milioni”, ha avvertito il presidente dell’Associazione apicale degli italiani in Croazia e Slovenia. “L’UI – ha proseguito – deve fare il possibile affinché l’importo destinato alla CNI rimanga di 4 milioni anche nel 2020 e 2021”. In questo contesto Tremul ha assicurando il sostegno della CNI pure alle rivendicazioni degli esuli in materia di rifinanziamento della legge 72/01.

Convenzione MAECI-UI-UPT

Venerdì scorso, si ricorda, Tremul si è recato a Roma, per firmare alla Farnesina la Convenzione tra il Ministero italiano degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, l’UI e l’Università Popolare di Trieste, che impegna per il 2019 le risorse della Legge 73/01 in favore della CNI. Un’iniezione finanziaria che quest’anno ammonta a 4 milioni di euro. “Il rito della firma della Convenzione si è svolto in un clima di cordialità”, ha dichiarato Tremul, ricordando che oltre a lui il documento è stato sottoscritto pure dal vicedirettore generale vicario della Direzione generale per l’UE in seno al MAECI e da Francesca Adelaide Garufi, nella veste di commissario straordinario dell’UPT.

Un finanziamento generoso

“Il Piano d’interventi finanziato con i fondi della Legge 73/01 quest’anno è estremamente generoso. Lo contraddistingue il sostegno alle nostre istituzioni, dal Dramma Italiano al Centro di ricerche storiche di Rovigno, dall’EDIT ai programmi italiani di RTV Capodistria, senza trascurare i Dipartimenti di italianistica delle Università di Fiume e Pola”, ha osservato Tremul. Il presidente dell’UI ha rilevato che il Piano contempla pure le risorse destinate al cofinanziamento della ristrutturazione della sede dell’SMSI di Buie. “Grazie ai mezzi che ci sono stati assegnati riusciremo a stanziare oltre un terzo dell’intero investimento connesso al progetto della Leonado Da Vinci”, ha fatto presente Tremul. Il presidente dell’UI ha accennato, inoltre, alla possibilità di ottenere ulteriori risorse da destinare ai programmi italiani di RTV Capodistria “a fronte di un impegno della Slovenia a stanziare i mezzi per il satellite”.

Accellerare i tempi

Tremul ha spiegato che nel corso dei colloqui sostenuti la scorsa settimana a Roma si è ragionato pure sulla necessità di accelerare i tempi connessi alla firma della Convenzione MAECI-UI-UPT. “Da parte nostra dobbiamo sforzarci di completare la nostra parte di lavoro a ottobre o novembre”, ha segnalato il presidente dell’UI. Tremul ha osservato che in quel periodo, abitualmente, non è possibile prevedere a quanto ammonterà l’importo stanziato a favore della CNI nella Finanziaria dello Stato Italiano. “Tuttavia – ha puntualizzato –, ritengo che si tratti di un problema che può essere risolto”.

Tremul ha spiegato che per raggiungere l’obiettivo e consentire all’Assemblea dell’UI di dare luce verde al piano finanziario del UI nel periodo auspicato, sarà necessario che la Giunta esecutiva prepari prima il documento. Di conseguenza sarà indispensabile che anche le istituzioni e le Comunità degli Italiani siano ancora più rapide nella compilazione questionari relativi alla programmazione finanziaria. I moduli in questione solitamente vengono inoltrati dagli uffici amministrativi dell’UI tra giugno e luglio. “Insomma, sarà necessario fare un lavoro di squadra”, ha concluso Tremul.

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