Esplosione al Tower centar di Fiume. Arrestati due presunti bombaroli

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Esplosione al Tower centar di Fiume. Arrestati due presunti bombaroli
Il grattacielo del Tower centar di Fiume nel quale ha investito la Plodine. Fotografia di Ivor Hreljanović

Un cittadino croato e uno tedesco sono stati arrestati a Kostrena e sono sospettati di essere gli autori di una serie di attentati dinamitardi avvenuti a Fiume e nel suo circondario. A renderlo noto è stata la Direzione di Polizia della Regione litoraneo-montana. I due sono stati presi oggi (28 maggio), circa mezz’ora dopo la mezzanotte, dagli agenti, non lontano da un punto vendita a insegna Plodine. Stando a fonti ufficiose sembrerebbe che gli inquirenti li abbiano colti in flagrante mentre erano intenti a piazzare una bomba. Poco prima a Fiume, nel rione di Pećine un ordigno era esploso nei pressi del Centro commerciale Tower centar, nell’ambito del quale sorge il grattacielo della Plodine, la società fiumana che gestisce una delle più grandi catene di supermercati in Croazia. La deflagrazione, fortunatamente, non ha provocato né vittime né feriti. Gli inquirenti sospettano che i due uomini possano essere coinvolti anche nell’esplosione avvenuta il 21 maggio alle 23 e 15 nel rione fiumano di Vežica, non lontano dall’Ospedale di Sušak. Anche in quell’occasione a essere preso di mira era stato un punto vendita della Plodine. Pure in quel caso, per fortuna, l’esplosione non aveva provocato né vittime né feriti.
“Le minacce alla sicurezza sono costanti e non dobbiamo sottovalutarle, nonostante esistano attori sulla scena politica che lo fanno”, ha dichiarato il premier Andrej Plenković ricordando la sparatoria avvenuta in piazza San Marco a Zagabria (sulla quale s’affacciano i Banski dvori, il Sabor e la Corte costituzionale) nell’ottobre del 2022 (il ventiduenne di Kutina che sparò poi si tolse la vita), quando un agente rimase ferito ed elogiando il lavoro svolto dalle forze dell’ordine nella Regione litoraneo-montana. Anche il vicepremier e ministro degli Affari interni, Davor Božinović, si è complimentato con i funzionari della Direzione per le indagini criminali in seno alla Direzione della Polizia croata e con quelli della Questura della Regione litoraneo-montana per la velocità con la quale sono riusciti a concludere l’operazione. “La loro dedizione al lavoro è il garante della sicurezza dei cittadini e della tutela dell’ordine e della quiete pubblici”, ha scritto Božinović su Twitter. Il ministro ha rivelato che le indagini erano state avviate nell’aprile scorso, in seguito al rinvenimento di un ordigno nei pressi dell’albergo Ambasador di Abbazia. “Queste azioni, evidentemente, hanno dei nessi in comune. Dal primo giorno la Polizia ha avviato indagini molto approfondite che sono state condotte su larga scala”, ha dichiarato Božinović, a margine delle celebrazioni della Giornata dell’Esercito croato a Zagabria alle quali ha partecipato assieme al premier. Puntualizzando che quanto accaduto potrebbe avere un risvolto internazionale il ministro ha rilevato che dall’aprile scorso gli inquirenti hanno indagato praticamente senza sosta per fare luce sulla questione.
Le indagini avviate dalle forze dell’ordine intanto proseguono al fine di far piena chiarezza su quanto accaduto. Non si esclude alcuna pista, neppure quella politica, benché stando a quanto riportato da certi mezzi d’informazione sulla base di fonti ufficiose, la pista più probabile sarebbe quella criminale.

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