Ecco il nuovo governo. Tra le priorità stipendio a 1.600 euro

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Ecco il nuovo governo. Tra le priorità stipendio a 1.600 euro
Andrej Plenković con la squadra del governo nell'aula parlamentare

Il nuovo governo croato è composto da 18 membri, di cui 3 arrivano dalle file del Movimento patriottico (Domovinski pokret – Dp), mentre per quanto riguarda i ministri dell’Hdz non ci sono grandi cambiamenti. La new entry è Tonči Glavina che guiderà il ministero del Turismo e dello Sport. Dall’elenco dei componenti dell’esecutivo statale risulta che il premier Andrej Plenković non ha rinunciato ad alcun membro del governo precedente.
Il ministero dell’Agricoltura, alla cui denominazione vengono aggiunti Foreste e Pesca, sarà guidato da Josip Dabro del Movimento patriottico, mentre a Marija Vučković, fin qui titolare del dicastero suddetto, viene affidato il nuovo ministero della Tutela ambientale e della Transizione verde. Damir Habijan, ex ministro dell’Economia e dello Sviluppo sostenibile, diventa ministro della Giustizia e dell’Amministrazione pubblica. Nella denominazione di questo dicastero viene aggiunta pure la Trasformazione digitale, mentre il ministero dell’Economia e dello Sviluppo sostenibile si scinde in due settori di cui quello concernente l’Economia appartiene al Movimento patriottico. L’unico volto nuovo tra le file dell’Hdz è, dunque, Tonči Glavina che sarà a capo del ministero del Turismo e dello Sport e che dal 2017 ha ricoperto l’incarico di segretario di Stato presso questo Dicastero.
Il ministero della Sanità continuerà ad essere guidato da Vili Beroš, quello della Pianificazione territoriale, dell’Edilizia e dei Beni statali da Branko Bačić, quello della Difesa da Ivan Anušić. Davor Božinović continuerà ad avere le redini del dicastero degli Affari interni, mentre Gordan Grlić Radman di quello degli Affari esteri ed europei. Il titolare del ministero delle Finanze continuerà ad essere Marko Primorac e di quello dell’Istruzione, delle Scienze e dei Giovani, Radovan Fuchs. Marin Piletić resta alla guida del ministero del Lavoro, del Sistema pensionistico, della Famiglia e delle Politiche sociali, come pure Šime Erlić mantiene le redini del dicastero dello Sviluppo regionale e dei Fondi dell’Unione europea.
Nina Obuljen Koržinek, Tomo Medved e Oleg Butković, che per otto anni hanno fatto parte dei governi guidati da Plenković, mantengono le stesse posizioni ministeriali. Nina Obuljen Koržinek anche in questo mandato sarà ministra della Cultura e dei Media, Tomo Medved dei Difensori croati e Oleg Butković del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture. Butković ha fatto parte anche dell’esecutivo di Tihomir Orešković, quindi è il ministro più longevo.
Medved, Božinović, Butković, Bačić e Anušić continueranno a ricoprire la carica di vicepresidenti del governo. A loro si aggiunge anche Primorac. Si sa già che un posto di vicepresidente spetta a Josip Dabro del Dp, quindi i vicepresidenti dell’esecutivo saranno complessivamente sette.
Alla guida del ministero della Demografia e dell’Immigrazione troviamo Ivan Šipić del Dp, di professione insegnante di religione ed ex membro dell’Hdz; il ministro dell’Agricoltura, come già detto, sarà Josip Dabro, segretario generale e presidente del Movimento patriottico della Regione di Vukovar e dello Srijem, mentre il ministero dell’Economia sarà affidato a Ante Šušnjar, avvocato di Zagabria, membro della presidenza del Dp e del Giurì d’Onore e uno dei fondatori di questo partito.

Il programma

Nel programma del nuovo governo per il mandato 2024-2028 spiccano cinque priorità affinché la Croazia sia un Paese di successo, vitale, giusto, sostenibile e sovrano. Nel capitolo riguardante la “Croazia di successo” vengono evidenziati la stabilità macroeconomica, un’economia competitiva e un mercato del lavoro sicuro. L’obiettivo è che lo stipendio medio netto raggiunga i 1.600 euro, che vengano creati 125.000 posti di lavoro e che si raggiunga un tasso di occupazione del 75%. Inoltre, entro il 2030 il sistema educativo-istruttivo sarà modernizzato e ogni bambino avrà un posto all’asilo mentre nei prossimi dieci anni verranno investiti sei miliardi di euro nell’infrastruttura ferroviaria.
Per quanto riguarda la “Croazia vitale”, l’accento viene posto sul rafforzamento delle famiglie e sul sostegno ai giovani. Particolare attenzione verrà data ai pensionati, per cui si prevede che entro la fine del mandato la pensione media dovrebbe ammontare ad almeno 750 euro.
Nell’ambito del capitolo sulla “Croazia giusta”, si individuano come obiettivi l’indipendenza del sistema giudiziario e la lotta alla corruzione, e in particolare la libertà dei media, la tutela dei diritti umani e di quelli delle minoranze nazionali, la lotta alla violenza contro le donne e i bambini. Si rileva pure un sistema sanitario più accessibile e sostenibile.
Per quanto concerne invece la “Croazia sostenibile”, la priorità è la decarbonizzazione dell’economia, dell’energia e dei trasporti, la gestione dei rifiuti e la conservazione della biodiversità.
La quinta priorità è la “Croazia sovrana”, che stabilisce i seguenti obiettivi: sicurezza delle frontiere e quella interna. Tra gli obiettivi figurano un esercito moderno, l’assistenza ai difensori e una cultura della memoria.

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