«Arrivederci. Benvenuti!»: Ogni fine è anche un inizio. Presentata la nuova stagione del TNC «Ivan de Zajc»

Il programma 2024/25 è stato preparato a quattro mani dal sovrintendente uscente Marin Blažević e da quella nuova Dubravka Vrgoč. Presente alla conferenza stampa anche il sindaco di Fiume, Marko Filipović

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«Arrivederci. Benvenuti!»: Ogni fine è anche un inizio. Presentata la nuova stagione del TNC «Ivan de Zajc»
Marko Filipović, Dubravka Vrgoč e Marin Blažević annunciano il programma della stagione 2024/25. Foto fornita dal Teatro Nazionale Croato "Ivan de Zajc" di Fiume

Da che mondo è mondo, anzi, nel nostro caso sarebbe più opportuno dire “da che Fiume è Fiume”, il teatro svolge un ruolo fondamentale nella vita della città, contribuendo a creare una comunità viva, agile e… culturale. Dalle produzioni teatrali classiche alle performance contemporanee, dalla musica sinfonica a quella che non lo è, il teatro offre una varietà di esperienze artistiche che stimolano la mente e l’anima. Inoltre, in un panorama urbano in continua evoluzione, sembra che la sostenibilità sia diventata una parola chiave. Molti teatri hanno capito che la cultura può svolgere un ruolo importante nella promozione della sostenibilità ambientale. I teatri e le organizzazioni culturali stanno adottando pertanto pratiche sostenibili, riducendo il loro impatto ambientale attraverso l’uso di energie rinnovabili, il riciclo dei materiali scenici. Inoltre, la cultura può essere uno strumento per sensibilizzare il pubblico sulle questioni ambientali.

Tematiche molto attuali come il cambiamento climatico e la conservazione dell’ambiente possono essere affrontate utilizzando spettacoli teatrali, installazioni artistiche e performance, contribuendo così a una maggiore consapevolezza e azione in materia di sostenibilità. L’arte e il teatro celebrano, come nel nostro caso, le identità culturali e storiche delle comunità. Le rappresentazioni teatrali, le mostre d’arte e le iniziative culturali possono servire come piattaforme per riflettere e celebrare la storia e la diversità di una comunità, contribuendo a un senso di appartenenza e orgoglio locale, elementi fondamentali per il coinvolgimento delle persone nella rigenerazione urbana.

Una stagione… anomala

Insomma, abbiamo detto tutto questo per annunciare il repertorio della stagione 2024/25 del Teatro nazionale croato “Ivan de Zajc” di Fiume, che sarà in un certo senso un stagione anomala, strana. Infatti, è stata architettata e costruita a quattro mani e lo si intuisce anche dallo slogan “Arrivederci. Benvenuti!”. A quattro mani? Beh, sì, perché la prima parte della stagione si svolgerà ancora sotto la direzione del sovrintendente Marin Blažević, il cui mandato dura fino alla fine del 2024, mentre la seconda porterà la firma della futura sovrintendente, Dubravka Vrgoč, il cui mandato quadriennale inizia l’1 gennaio 2025.

Sia come sia, la nuova stagione prevede 14 prime di opere teatrali, operistiche e di balletto, 10 concerti diversi, due repliche, due nuovi programmi teatrali e oltre 25 successi da riproporre. Il repertorio della nuova stagione è stato presentato dal “duetto” di sovrintendenti, sostenuti dal sindaco di Fiume, Marko Filipović. “Abbiamo concluso che il miglior modo era che i due sovrintendenti si accordassero sulla stagione, affinché uno terminasse il suo anno lavorativo e l’altro iniziasse il proprio”, ha sottolineato Blažević, aggiungendo che si tratta di “una situazione insolita, ma stimolante nel nostro teatro”, mentre Dubravka Vrgoč si è detta “felice per l’opportunità di realizzare la mia visione teatrale a Fiume”. “Sono estremamente felice di avere l’opportunità di venire a Fiume. Qui ho l’opportunità di creare il teatro che ho immaginato e che desidero. Da tempo volevo creare una storia mediterranea, credendo che in questi tempi difficili proprio il Mediterraneo fosse la terra inesplorata, come direbbero gli americani. Viviamo in tempi difficili, tempi di guerre, pandemie e catastrofi ecologiche. Ma è qui che il teatro, la filosofia e tutta la nostra cultura prendono il via. Fiume mi sembra il luogo ideale per promuovere il teatro e la cultura mediterranea. Spero di riuscire, durante il mio mandato quadriennale, a connetterlo con altri teatri mediterranei. Prima di tutto, spero che creeremo programmi entusiasmanti per i nostri cittadini, i cittadini di Fiume, e che questo sarà riconosciuto. Ritengo che sia un nostro dovere, ma si tratta allo stesso tempo di una grande sfida”, ha ribadito la futura sovrintendente.

Il Dramma Croato

Andiamo a vedere cosa ci ha preparato la coppia Blažević-Vrgoč per la nuova stagione. Il Dramma Croato presenterà quattro prime, aprendo la stagione con un progetto autoriale di Ivan Plazibat intitolato “Quando ci innamoriamo”, dedicato alla popolazione anziana e al loro diritto all’amore. Nel 2025 seguirà la drammatizzazione del romanzo di Bekim Sejranović, “Da nessuna parte, da nessun luogo”, diretto da Ivica Buljan. La futura sovrintendente sottolinea che con questa produzione “Fiume in qualche modo renderà omaggio a Bekim”, che condivideva “il destino dei sfortunati eroi dell’Europa di oggi”. È in preparazione anche uno spettacolo intitolato “Liberazione” in coproduzione con il Teatro Nazionale della Tunisia nell’ambito del progetto “Deconfining” che, secondo Blažević, “connette due mandati”. Quattro attori del TNC Ivan de Zajc e quattro attori tunisini inizieranno a lavorare a settembre su uno spettacolo che sarà incentrato sullo scottante tema delle migrazioni e che avrà la sua prima mondiale a dicembre 2024, mentre la prima a Fiume è in calendario nel marzo 2025. L’ultima prima è un progetto autoriale di Leda Festini Jensen, Damir Martinović (Mrle) e Ivanka Mazurkijević, “L’asinello e la balena”, uno spettacolo per bambini basato sulla storia di Damir Martinović di un piccolo asinello che realizza i suoi sogni. Dubravka Vrgoč sottolinea che si tratta di uno spettacolo per i più piccoli, che affronta temi ecologici e che sarà arricchito da numerosi contenuti aggiuntivi.

Sono in preparazione anche due musical. All’inizio della nuova stagione sarà ripreso “Sunset Boulevard” di Andrew Lloyd Webber, diretto da Renata Carol Gatica. Il cast principale comprende Leonora Surian Popov e Jasna Bilušić. Il secondo musical arriverà a fine stagione, a giugno, quando sarà messo in scena “West Side Story” di Leonard Bernstein, con regia e coreografia di Leo Mujić.

Il ritorno di Manon Lescaut

Il repertorio dell’Opera di Fiume, invece, presenta tre grandi prime. In autunno, sul palco di Fiume arriverà “Powder Her Face” di Thomas Adès, in coproduzione con il Teatro di Musica da Camera Sloveno e il Cankarjev dom di Lubiana, sotto la direzione di Simon Dvoršak e la regia di Eva Hribernik. Seguirà l’opera “Arianna a Nasso” di Richard Strauss dell’Opera del Teatro Nazionale Sloveno di Lubiana, diretta da Ville Matvejeff e con la regia di Marin Blažević. Questo sarà, tra l’altro, il suo progetto d’addio al Teatro fiumano. “Negli ultimi dieci anni abbiamo presentato al pubblico di Fiume una serie di titoli operistici che o non erano mai stati eseguiti a Fiume in Croazia, o molto raramente,” ha sottolineato l’attuale sovrintendente riassumendo il repertorio operistico fino alla fine del 2024.

Nel 2025, già sotto il mandato di Dubravka Vrgoč, arriverà l’opera di Giacomo Puccini “Manon Lescaut”. Si tratta di una grande coproduzione dello Zajc con il Teatro Regio di Parma, la Fondazione Festival Puccini Torre del Lago – località in cui Giacomo Puccini visse per oltre trent’anni componendo molti dei suoi capolavori –, con la Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari e con l’Opera Nazionale di Bucarest. La sua prima si avrà il mese prossimo al 70º Festival Puccini di Torre del Lago. Questa grande coproduzione europea arriverà invece a Fiume il 27 marzo 2025.

Un viaggio nel tempo

La nuova stagione concertistica offre dieci concerti diversi, ma anche un programma speciale dedicato all’opera di Giuseppe Verdi. La stagione sarà aperta con i concerti intitolati “Viaggio nel tempo dell’opera”, durante i quali il pubblico avrà l’opportunità di attraversare la storia dell’opera con “estratti di opere raramente eseguite di alcuni dei compositori operistici più importanti” come Händel, Gluck, Mozart, Rossini, Wagner, Berlioz, Čajkovskij, Bizet… La seconda parte della stagione concertistica, sotto la direzione di Dubravka Vrgoč, sarà aperta da un “Concerto di benvenuto” molto particolare, con la partecipazione di artisti come Let 3, Urban, Paraf e Denis & Denis. La futura sovrintendente ha prestato particolare attenzione al nuovo programma in coproduzione con il Teatro Regio di Parma, “Verdi Weekend”, dove l’idea è che “tutta la città viva con il Teatro” attraverso una serie di programmi diversi.

L’arrivo di «Cenerentola»

Sono state annunciate anche due prime del balletto. La prima è una coproduzione con il TNC di Spalato, “Laurencia” di Vakhtang Chabukiani e Aleksandr Krein, in una nuova versione coreografica di Nina Ananiashvili. All’inizio del nuovo anno, invece, arriverà “Cenerentola” di Sergej Prokofiev in una coreografia neoclassica di Leo Mujić: “Abbiamo deciso per uno spettacolo classico che, tuttavia, non sarà completamente classico, ma modernizzato nella coreografia di Leo Mujić e quando c’è lui di mezzo, è sempre un evento diverso”, come precisato da Dubravka Vrgoč.

Dramma Italiano: quattro prime

È stato annunciato anche un ricco repertorio del Dramma Italiano, che include ben quattro prime. La stagione si apre con un musical per tutte le generazioni in coproduzione con il Teatro di Capodistria, “La nostra famiglia” (“Naša familija”) di Saša Eržen, diretto da Marjan Nećak, che è anche responsabile della musica. La stagione continua con spettacoli per bambini di Petra Cicvarić “Chi non memorizza googlerizza” (“Tko nema u vugla, googla”), diretto da Peđa Gvozdić e “Il Papà” (“Ja tata”) di Bjarni Haukur Thórsson, regista, scrittore, produttore e attore islandese, in coproduzione con ZaTroCaRaMa, associazione di Promozione Sociale (APS) di Trieste, diretto da Marco di Stefano. La loro ultima prima, e la prima prima di Dubravka Vrgoč, arriverà nel 2025 con l’opera di Carlo Goldoni “La moglie saggia”, diretta da Giorgio Sangati, in una grande coproduzione con il Teatro Stabile del Veneto di Padova. “Il progetto è basato su Goldoni, ma si tratta di un’opera praticamente sconosciuta anche al pubblico italiano, mentre da noi non è mai stata eseguita”, ha tenuto a precisare la futura intendente riguardo alla sua prima prima, che dopo essere stata messa in scena a Fiume, viaggerà anche a Venezia, Padova e Treviso.

Il Teatro filosofico

Infine, è stato annunciato anche il Teatro Filosofico che, dopo i grandi successi al TNC di Zagabria, sarà portato al TNC Ivan de Zajc. Si svolgerà da gennaio a giugno e ospiterà Goran Bogdan, attore croato nativo di Široki Brijeg, Lea Ypi, filosofa e scrittrice albanese, Jasmila Žbanić, regista, sceneggiatrice e produttrice cinematografica bosniaca, che nel 2006 ha vinto l’Orso d’oro al Festival di Berlino per il suo film d’esordio, “Il segreto di Esma”, Georgi Gospodinov, scrittore e poeta bulgaro, affermatosi come scrittore postmoderno e Nikolaj Schultz, sociologo danese, lavora presso l’Università di Copenhagen e si occupa delle nuove classi geo-sociali. Le tematiche che gli ospiti del Teatro Filosofico esploreranno e discuteranno con il conduttore del programma Srećko Horvat – filosofo croato, co-fondatore del Movimento per la democrazia in Europa 2025 con Gianis Varoufakis – e il pubblico spaziano dalla letteratura, recitazione e cinema, fino alle forme e possibilità o impossibilità della libertà.

La parola del sindaco

“Sono lieto che, a giudicare da quanto detto, il pubblico di Fiume potrà godere di una stagione in cui ciascuno potrà trovare qualcosa per sé – ha detto in occasione della presentazione del repertorio il sindaco di Fiume Marko Filipović –. Dalla prosa, all’opera e al balletto, possiamo dire che godremo veramente, non solo delle coproduzioni con teatri nazionali, ma anche internazionali. Questa è un’opportunità per un epilogo del mandato di Marin Blažević, ma anche per un nuovo inizio con la nuova sovrintendente Dubravka Vrgoč. Ogni fine è anche un inizio, quindi possiamo dire che come fondatori del TNC Ivan de Zajc, la nostra maggiore istituzione culturale, siamo soddisfatti del programma e della stagione”.

In attesa della nuova stagione, che inizia a settembre, il TNC Ivan de Zajc ha ancora davanti a sé la stagione estiva e il festival “Notti estive fiumane”, che verrà inaugurato domani sera, 23 giugno, presso il quartiere artistico “Benčić” con il balletto “Grand finale”.

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