Croazia. Rigassificatore di Veglia, asso nella manica

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Croazia. Rigassificatore di Veglia, asso nella manica
Il terminal Gnl a Omišalj (Castelmuschio) sull'isola di Veglia. Foto: Roni Brmalj

I rigassificatori sono un elemento di stabilità energetica e pertanto contribuiscono in modo diretto alla sicurezza dell’Unione europea. È questo quanto emerso nel corso della quarta edizione del Partenariato per l’energetica transatlantica e la collaborazione climatica. La riunione è iniziata ieri a Zagabria e continuerà nel corso della giornata odierna. Ai margini della seduta del Partenariato, c’è stato un incontro fra il primo ministro croato Andrej Plenković e il segretario di Stato all’energetica degli Stati Uniti d’America, Jennifer Granholm. Entrambi hanno confermato l’intenzione di perseverare nel rafforzamento dei rapporti fra Croazia e USA, in modo particolare in ambito economico ed energetico.
Alla riunione è emersa l’importanza del ruolo della Croazia, che può contribuire in modo significativo alla sicurezza energetica dell’Europa in questi tempi particolarmente insicuri, a causa dell’aggressione della Russia all’Ucraina. In questo contesto sono di massima importanza i rigassificatori, ovvero i terminal GNL, come pure i piani per l’aumento delle loro capacità, i quali una volta ultimati permetteranno una via d’approvvigionamento alternativa, che potrebbe rivelarsi fondamentale per i Paesi del sudest europeo, ma anche per quelli dell’Europa centrale. L’asso nella manica di Zagabria è ovviamente il rigassificatore galleggiante di Castelmuschio (Omišalj) sull’isola di Veglia per il quale si è già provveduto a investire nel raddoppio delle capacità. Grazie al terminal vegliota la Croazia ha la possibilità di posizionarsi quale hub energetico innanzitutto dell’Europa sudorientale. Bosnia ed Erzegovina, Slovenia, Ungheria, ma anche altri Paesi possono fare affidamento, se necessario, sulle forniture che passano attraverso Castelmuschio. L’investimento sull’isola di Veglia si è dimostrato, dunque, quanto mai azzeccato, proprio alla luce della crisi in atto nella parte orientale del Vecchio continente.
Allo stesso modo sono importanti i costanti investimenti della Croazia nelle fonti d’energia rinnovabili, per gettare così le basi per un futuro energetico bilanciato e pulito. Inoltre, nel corso degli incontri a Zagabria è stato riconosciuto il grande potenziale della Croazia nel campo dell’energia geotermica, nell’ambito del quale, sempre in collaborazione con gli USA, si potrebbero trovare nuove fonti energetiche.

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