L’ondata di piena proveniente dalla Slovenia ha oltrepassato la Regione di Karlovac e si sta dirigendo verso la Banovina. Il livello delle acque dei fiumi all’altezza di Sisak e Petrinja sta rapidamente salendo. Nel rione di Galdovo a Sisak sotto l’urto delle acque impetuose della Sava ha ceduto l’argine che era stato già danneggiato dalle violente scosse di terremoto di un paio danni fa. Sono stati allagati alcuni impianti e una scuderia: i cavalli fortunatamente sono stati salvati. Il rapido intervento dei Vigili del fuoco ha permesso di porre rapidamente sotto controllo la situazione. Sul posto per contribuire al sanamento dell’argine è stato inviato anche un centinaio di militari dell’Esercito croato.

A Petrinja si stanno vivendo ore di ansia in attesa dell’ondata di piena: gli argini sono stati consolidati fino a un’altezza superiore di 10 o 20 centimetri rispetto al livello atteso delle acque.
A Hrvatska Kostajnica, inondata nei giorni scorsi a causa della tracimazione del fiume Una, la situazione sta gradatamente migliorando, come pure nell’entroterra zaratino. Le pompe sono in funzione senza soluzione di continuità per pompare l’acqua dalle abitazioni e dagli scantinati allagati. In ogni caso a Hrvatska Kostajnica resta in vigore lo stato di emergenza per i fiumi Korana, Kupa (Colpa) e Una, ha detto Tomislav Novosel del Centro per la difesa dalle inondazioni della Croazia.
A Karlovac, dove nei giorni scorsi, si è cercato disperatamente di fermare la furia delle acque della Colpa (Kupa) e della Korana, la situazione è ora sotto controllo, anche se continua la lotta contro le inondazioni, come ha rilevato il premier Andrej Plenković, che oggi ha fatto visita alle zone alluvionate, accompagnato dai ministri Davor Božinović, Tomo Medved e Mario Banožić. “La situazione è complessa e si è fatto il possibile. In ogni caso il sistema di difesa dalle inondazioni potrebbe essere migliore anche se è migliorato rispetto a tempo addietro”, ha sottolineato il premier che ha proseguito: “Guardate al contesto in modo più ampio. Andate su Google, guardate cosa sta succedendo in Italia. Si tratta di enormi disastri naturali, c’è stato un ottimo coordinamento per quanto riguarda la difesa dalle inondazioni”. Il primo ministro ha tenuto una riunione di lavoro con la comunità locale e i servizi competenti sulle ulteriori attività da intraprendere con l’obiettivo di aiutare la popolazione e limitare i danni. Il premier ha annunciato che all’odierna riunione del governo verrà presentato un rapporto provvisorio sulla situazione nelle aree alluvionate del Paese. Verranno inoltre prese misure per aiutare le Regioni più colpite dalle inondazioni a fronteggiare le conseguenze delle alluvioni e a sanare i danni. Il Presidente della Repubblica Zoran Milanović, da parte sua, ha visitato oggi le aree alluvionate di Petrinja.

Migliora la situazione in Slovenia
Intanto sta migliorando la situzione anche in Slovenia dopo le piogge torrenziali dei giorni scorsi che avevano fatto ingrossare i fiumi e provocato smottamenti e alluvioni. Si prevede che il livello delle acque dei grandi fiumi sia destinato a scendere nei giorni a venire. Gli organi competenti avvertono comunque la cittadinanza che rimangono ancora pericoli dovuti agli smottamenti, per cui l’allarme non è ancora rientrato. I Vigli del fuoco sono stati costretti a intervenire a più riprese da Celje a Maribor, a Murska Sobota e Ptuj per pompare l’acqua dalle abitazioni a pianoterra e dagli scantinati e per liberare le strade dai detriti. Oltre un centinaio di militari dell’Esercito sloveno ha dato pure man forte ai pompieri. Il traffico è rimasto interdetto su diverse strade finite sott’acqua per la tracimazione di fiumi e torrenti.