Croazia. Alimenti a prezzo limitato: «La situazione è caotica»

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Croazia. Alimenti a prezzo limitato: «La situazione è caotica»

“Una situazione caotica”. Ha usato queste parole Robert Fućak, proprietario di un negozio a Fiume e leader dell’Associazione dei piccoli commercianti (Sumt), per commentare la decisione del governo di limitare i prezzi di alcuni generi alimentari, come olio, zucchero, latte, zucchero. “Dagli scaffali del mio negozio ho ritirato questi prodotti, perché esponendo i prezzi stabiliti dall’Esecutivo, violerei la Legge sul divieto delle prassi commerciali scorrette, nella parte in cui è vietato vendere i prodotti al di sotto dei prezzi d’acquisto di noi commercianti”, ha detto Fućak al quotidiano Jutarnji list.

Dall’altro canto Bosiljko Stanić, proprietario dellča catena commerciale “Boso“, ha confermato di aver ridotto la vendita dello zucchero a 2 kg per consumatore. “Solo sullo zucchero perdo 50 lipe a chilogrammo rispetto al prezzo che devo pagare per acquistarlo“.

Dall’altro canto le grande catene alimentari, nella maggior parte di proprietà di società straniere, stanno attuando il decreto del governo, anche se temono di dover lavorare registrando perdite per questi prodotti.

Intanto, nei negozi sono stati sguinzagliati gli ispettori, poiché con la decisione del governo sono stati limitati i margini di guadagno dei commercianti: 1% per zucchero, carne macinata; fino al 5% per farina, olio di semi e latte. Ed è proprio su questo che si concentrano gli ispettori nella loro missione.

 

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