2 giugno, il Console Bradanini: «Italia orgogliosa della CNI»

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2 giugno, il Console Bradanini: «Italia orgogliosa della CNI»

In occasione del 76.esimo anniversario della Repubblica Italiana, il Console generale d’Italia a Fiume, Davide Bradanini e la consorte Ilaria Di Marco, hanno offerto un ricevimento all’hotel “Ambasador” di Abbazia, alla presenza di numerose autorità ed esponenti della Comunità nazionale italiana. “La Festa della Repubblica celebra la rinascita repubblicana e democratica dell’Italia e il ripudio della dittatura fascista. Il 2 giugno 1946 gli uomini e, finalmente, le donne del nostro Paese scelsero liberamente la Repubblica. Protagoniste politiche di questo irripetibile momento della storia italiana sono state le forze vive della Nazione, per vent’anni relegate in clandestinità”, ha affermato il Console aggiungendo come questa sia “una celebrazione che intende riaffermare i valori della sovranità democratica, della pace e della collaborazione tra i popoli, tra i capisaldi della nostra Costituzione.” “Sono questi principi – ha proseguito Bradanini – che si riflettono negli intensi legami di amicizia tra Italia e Croazia, Paese vicino a cui ci lega una comunione di valori e interessi sul piano politico ed economico. Il Comitato bilaterale dei ministri svoltosi a Roma solo pochi giorni fa ha confermato questa comunanza ideale e rilanciato la collaborazione in diversi settori, fra cui quelli cruciali del congiunto sviluppo economico e della tutela delle rispettive componenti nazionali.” Questi profondi vincoli tra Italia e Croazia, come ha rilevato il Console italiano, assumono una valenza speciale in ragione dell’attiva presenza della Comunità nazionale italiana autoctona sul suo territorio d’insediamento storico. Bradanini ha voluto congratularsi con i connazionali che quotidianamente animano le Comunità degli Italiani per l’attaccamento alla lingua e cultura italiane. “L’Italia è orgogliosa di voi”, ha ribadito il Console.

Furio Radin: «Dobbiamo contare sulle nostre forze»

Nel suo discorso, nel corso del ricevimento, il vicepresidente del Sabor e deputato della CNI, Furio Radin, ha sottolineato: “La Festa della Repubblica italiana, per noi, rappresenta uno dei simboli più importanti della nostra identità e della nostra cultura. Per noi, e soprattutto per la generazione che ha vissuto, in un recente passato, il drastico distacco dalla terra madre della nostra cultura, questa è stata, e in parte rimane, una separazione quasi fisica, perché emotiva non riuscivamo a farla diventare. Anche noi siamo esuli, in una patria regionale nella quale viviamo e, che, paradossalmente, troppo spesso ci manca, lasciandoci in un mondo virtuale che solo noi riusciamo a comprendere, nelle nostre solitarie passeggiate in riva al mare. Ringraziamo, in questa Giornata, l’Italia per il suo sostegno, ringraziamo la diplomazia italiana in Croazia, per la sua presenza costante nella nostra vita sociale. L’aiuto finanziario della Croazia, finalmente europea, sempre più cospicuo, ci è di grande conforto. È sulle nostre forze, però, che dobbiamo contare, sulla nostra solidarietà, sempre e soprattutto ora, che all’orizzonte s’intravedono nubi di tempesta, tempi bui che, almeno dal punto di vista economico, riusciremo difficilmente a evitare. Mai come quest’anno, dobbiamo dire insieme Viva l’Italia, Viva l’Europa, e Viva Noi”, ha concluso Radin.

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