Un punto che dà fiducia. Marquez: «Avanti così»

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Un punto che dà fiducia. Marquez: «Avanti così»

POLA | È mancata soltanto la classica ciliegina sulla torta, ovvero la conquista dei tre punti, per rendere fantastica la prima apparizione dell’Istra 1961 sotto l’egida del Gruppo Baskonia-Alaves. Su un manto erboso che finalmente si può definire tale, la squadra di Manolo Marquez ha dato vita a una gara che fa ben sperare per il prosieguo del campionato. Lo ha intuito anche il pubblico, accorso numeroso (oltre duemila spettatori) per vedere all’opera il nuovo Istra 1961 e sostenerlo per 90 e passa minuti contro un avversario, lo Slaven Belupo, ormai rodato da diverso tempo.
I polesi sono invece tuttora una squadra in fase di costruzione e domenica hanno dovuto fare a meno di sei giocatori ancora in attesa di tesseramento. Ma coloro che sono scesi in campo hanno fatto la loro bella figura, specialmente nella ripresa.
“Nel primo tempo abbiamo faticato più del previsto, il pallone era sempre tra i piedi dell’avversario e avremmo dovuto fare meglio. Ma capisco i ragazzi, sono tutti giovani e al loro debutto in squadra. Un po’ di pressione c’era e si è fatta prontamente sentire. Molto meglio nella ripresa, specialmente dopo il gol subito. Da quel momento i ragazzi hanno giocato come sanno fare e ne è venuta fuori una bella prestazione”, ha detto l’allenatore Manolo Marquez, alla sua prima conferenza post gara a Pola.
Il tecnico catalano ha indovinato con gli innesti, i quali hanno di fatto cambiato la gara. “Sia Rubić, che Villa e Segado hanno fatto bene una volta scesi in campo. Questo è ciò che pretendo dai giocatori che vanno in panchina. Voglio che mi facciano capire di avere sbagliato a non schierarli nell’undici titolare. Per me, coloro che si accomodano in panchina all’inizio della partita sono altrettanto importanti come i titolari”.
I polesi hanno dunque conquistato un pareggio. Annullare lo zero in casella in quanto a punti conquistati è molto importante anche in vista di un calendario che nelle prossime quattro giornate prevede le trasferte in casa della Dinamo, dell’Osijek e del Rijeka, nonché la partita interna contro la Lokomotiva.
“Magari è un bene affrontare gli avversari più difficili in questa fase di rodaggio. I ragazzi avranno a disposizione diverse partite per dimostrare di quale pasta siano fatti. Il campionato è lungo e sono certo che la qualità di questa squadra verrà fuori”.
Molte le note liete in quanto a prestazione. Alcuni calciatori hanno già fatto intravedere il loro talento: il portiere Čondrić dà sicurezza; Senzemba potrà essere un terzino con i fiocchi quando migliorerà la fase difensiva; Rodriguez, al netto della sfortunata deviazione sulla rete ospite, promette bene, mentre Espinosa è un frangiflutti davanti alla difesa che serve eccome, mentre sulla fascia Arona Sane potrà fare male a qualunque difesa. Molto bene anche i subentrati Vila, Segado e Rubić, quest’ultimo autore del gol del pareggio.
“Resta il rammarico per non avere centrato la vittoria, ma va bene anche così. Un gol al debutto fa sicuramente piacere. Dedico la rete a Ivan Zgrablić”, ha detto Petar Rubić, arrivato dallo Cibalia, dove ha condiviso lo spogliatoio con lo stopper ex Istra 1961, che non rientra più nei piani societari.
Da rilevare infine uno striscione dei Demoni, i quali hanno ringraziato la squadra che nella scorsa stagione ha raggiunto la salvezza nella massima divisione.

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