Rijeka, Mirko Marić torna al Monza?

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Rijeka, Mirko Marić torna al Monza?

Era arrivato nella finestra del mercato invernale come asso nella manica per la seconda parte di stagione in cui il Rijeka non solo non ha ceduto nessuno, ma si è pure rinforzato, determinato a mettere in bacheca almeno un trofeo. Dopo il rinnovo di Selahi, elemento imprescindibile nel 4-1-4-1 di coach Sopić, dal Monza è giunto in prestito Mirko Marić, ex capocannoniere del campionato croato con la maglia dell’Osijek, titolo che condivise al termine della stagione 2019/20 assieme a Čolak (Rijeka) e Caktaš (Hajduk) chiudendo quell’annata “pandemica” a quota 20 gol. In Brianza ha trovato poco spazio e così il ritorno a casa si presentava come l’opportunità di rilancio. E quale piazza migliore del Rijeka per rianimare la propria carriera? Con la sua esperienza e fiuto per il gol avrebbe dovuto dare manforte a un reparto che si trovava in difficoltà, con un Obregon impalpabile e un Ivanović che dopo un buon girone autunnale si è un po’ spento, schiacciato dal peso di dover sorreggere praticamente da solo l’intero attacco fiumano, un compito piuttosto gravoso per un ragazzo di soli 20 anni alla prima stagione da titolare tra i “grandi”.

Quell’occasione in Coppa…

Il centravanti di proprietà del Monza sembrava dunque il profilo ideale, a maggior ragione dopo aver timbrato il cartellino subito all’esordio firmando la rete del definitivo 3-0 nel derby con l’Istra 1961 a Rujevica a pochi minuti dall’ingresso in campo. “Ha grandi qualità e ci darà una grossa mano nel prosieguo della stagione”, diceva Sopić al termine di quella partita. Peccato però che da lì al termine del campionato sarebbero arrivati solamente altri due centri: contro il Rudeš già retrocesso e contro il Gorica a fine aprile. Il bilancio complessivo parla di 3 gol e 2 assist in 15 presenze. Troppo poco per le ambizioni di una squadra che puntava giocarsi qualcosa di grosso. Di occasioni ne ha avute perché otto volte è partito titolare totalizzando 735 minuti in campo, anche se mai per tutti e 90 i minuti. Nell’ultima partita della stagione, “l’amichevole” contro lo Slaven Belupo, non è andato nemmeno in panchina bensì Sopić l’ha mandato direttamente in tribuna. Un segnale inequivocabile di come difficilmente verrà esteso il prestito con il Monza e dunque la sua avventura sulle sponde quarnerine sembra essere definitivamente giunta al capolinea. Da un attaccante della sua esperienza ci si aspettava molto di più. Chissà, forse sarebbe stato tutto diverso se Marić non si fosse divorato quella clamorosa occasione in pieno recupero nella sfida d’andata della finale di Coppa Croazia al Maksimir contro la Dinamo…

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