Rijeka, avanti tutta

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Rijeka, avanti tutta

MARCATORI: 1-0 Murić al 21’, 2-0 Puljić al 68’.

RIJEKA (4-2-3-1): Sluga, Mamić, Velkovski, Župarić, Kvržić, Lepinjica, Pavičić (dall’87’ Capan), Gorgon (dal 44’ Acosty), Halilović, Murić (dal 76’ Bušnja), Puljić. All.: Igor Bišćan.

SLAVEN BELUPO (4-4-2): Filipović, Međimorec, Šarlija, Nowak (dal 78’ Bongongui), Menalo, Puclin, Čanađija, Vidović, Doležal, Jelić (dal 38’ Mateus), Bogojević (dal 46’ Karamarko). All.: Ivan Sertić.

FIUME | Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Un gol per tempo regala al Rijeka i tre punti nel confronto casalingo con lo Slaven Belupo, valido per la 27ª giornata di campionato. I fiumani non incantano, ma a conti fatti il successo è senz’altro meritato. E anche la classifica sorride: in attesa della risposta di Hajduk e Osijek, la compagine quarnerina si porta a +10 su spalatini e slavoni, fortificando la seconda posizione. Insomma, non c’è di che lamentarsi.

Le formazioni sono in sostanza quelle annunciate. Bišćan conferma Murić e manda inizialmente in panchina Acosty, rientrato dalla squalifica. A centrocampo il giovane Lepinjica vince il ballottaggio con Capan. Il tecnico ospite Sertić schiera due ex, Čanađija e Jelić, mentre Krstanović non figura nemmeno nel referto. Prima del fischio d’inizio il pubblico di Rujevica riserva un sincero applauso all’eroina nazionale degli ultimi giorni, Mila Rončević, con la speranza di vederla fra un anno alle partite del Rijeka completamente guarita. Poi si parte ed è logicamente il Rijeka quello che prova a fare la partita. La prima conclusione arriva al 13’ con Halilović, ma l’azione è viziata da una posizione di fuorigioco di Puljić. Incredibile invece l’occasione che il numero 21 si divora al 18’, quando non riesce a insaccare letteralmente da due passi dopo un’azione prolungata.

Il Rijeka manovra bene e tanti sono gli applausi per Lepinjica, che dimostra grande sicurezza e personalità nel gestire la palla. Il vantaggio, quasi inevitabile, arriva al 21’. Kvržić sfonda sulla destra e crossa in mezzo per Puljić, quest’ultimo serve con un retropassaggio Murić che non ci pensa due volte e con un rasoterra “fredda” il portiere. Gli ospiti si vedono soltanto su punizione, ma Sluga non deve nemmeno intervenire. La vera notizia negativa è l’infortunio occorso a Gorgon, costretto a cedere il posto ad Acosty. Da valutare la natura e l’entità del danno subito dall’austriaco.

L’inizio di ripresa vede lo Slaven più intraprendente, con il baricentro del gioco che si sposta di qualche metro all’interno della metà campo fiumana. Mamić sbaglia il passaggio e Menalo va vicino al pareggio. Il pericolo scampato scuote il Rijeka, che reagisce e va vicino al 2-0 con lo stesso Mamić prima e con Murić poco dopo. Poi è la volta di Acosty, che fa tutto bene eccetto la conclusione, troppo alta. Il gol della tranquillità arriva al 68’. Murić mette in mezzo l’ennesimo pallone giocabile, sul secondo palo il più lesto è Puljić che di testa raddoppia e regala al Rijeka nuovi tre punti nella corsa al secondo posto.

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