Correva il primo minuto di recupero quando Ante Erceg conquistava una palla nella propria metà campo e serviva Valinčić che si faceva 50 metri palla al piede e serviva lo stesso Erceg: finta sul destro e palla sul sinistro con il quale con un tiro di precisione chirurgica mandava il pallone nell’angolino opposto di Sušak. E il Drosina finalmente gioiva come non succedeva da tanto tempo: dopo 176 giorni l’Istra 1961 è tornato alla vittoria davanti al proprio pubblico che ha abbracciato il suo bomber. Limitare il successo dei polesi (2-0) alla giocata di prestigio di Erceg sarebbe ingiusta nei confronti degli altri giocatori che si sono battuti come leoni in quanto hanno giocato per un’ora in inferiorità numerica. Un sospiro di sollievo pure per l’allenatore Davide Català che al settimo tentativo ha finalmente assaporato la gioia del successo tra le mura amiche.
MARCATORI: 1-0 Mlinar all’8’, 2-0 Erceg al 91’.
ISTRA 1961 (4-3-3): Majkić; Kadušić, Majstorović, Marešić, Douglas (dal 30’ Valinčić); Blagojević, Mlinar (dall’84’ Čuić), Maurić; Lisica (dal 64’ Čalušić), Filet (dal 64’ Erceg), Vuk (dal 46’ Iovu). All.: David Català.
SLAVEN BELUPO (4-2-3-1): Sušak; Međimorec, Boras, Božić, Štefulj; Lepinjica, Agbekpornu (dal 46’ Cascini); Liber (dal 73’ Caimacov), Mioč, Šakota (dal 62’ Ortiz); Štrkalj (dal 62’ Kamberi). All.: Roy Ferenčina.
ARBITRO: Zebec di Cestica.
NOTE: stadio Aldo Drosina, spettatori 1.096. Espulso Majstorović al 43’. Ammoniti: Agbekpornu, Blagojević, Lepinjica, Mioč
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