Miracolo istriano

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Miracolo istriano

FIUME | Dopo 12 giornate, cioè due terzi della regular season, la Premier league di pallamano si ferma per un mese e mezzo, come tutti gli anni, per lasciare spazio alle grandi rassegne. A gennaio, infatti, si alternano Mondiali ed Europei. La rassegna iridata si svolgerà dal 9 al 27 gennaio 2019 in Danimarca e Germania e il massimo campionato nazionale riprenderà pertanto il 2 febbraio. Almeno fino ad allora ci saranno tre squadre istriane nelle prime quattro posizioni che assicurano l’accesso alla poule titolo e quindi la tranquillità per non dover correre rischi nel girone per la salvezza. Dietro la capolista Dubrava ci sono nell’ordine Umago, Poreč e il neopromosso Rudan Labin. Dietro, in settima posizione, troviamo lo Zamet, un po’ attardato, ma in netta ripresa.

Una rosa corta

A questo punto si possono fare delle analisi, dei bilanci. Per quanto riguarda le tre istriane, c’è motivo per essere soddisfatti, ma anche lo Zamet guarda con fiducia al futuro. Chiudendo la prima parte del torneo con due successi consecutivi dopo un periodo di magra, l’Umago si è portato da solo al secondo posto. “Sinceramente, siamo andati ben oltre ogni più rosea previsione – commenta l’allenatore dell’Umago Boris Lisica –, soprattutto tenendo in considerazione i problemi che abbiamo dovuto affrontare. La nostra squadra è di buon livello, ma ha una rosa ridotta che non consente molte rotazioni. Quando rimani senza uno o due titolari, sono sempre guai. Dopo l’infortunio subito da Sinčić, a noi è successo di non avere nemmeno un mancino in squadra”.

Maršan… rapito

Come se non bastasse, a metà campionato il PPD Zagreb ci ha preso Maršan, uno degli elementi più importanti. Siamo consapevoli del fatto che questo è il destino dei piccoli club. Noi abbiamo giocato finora con una squadra costituita in buona parte da ragazzi del circondario con soli quattro venuti da fuori. In questo senso credo che l’Umago sia tra i primi nel nostro campionato. Abbiamo concluso la prima parte nel migliore dei modi e ora è necessario approfittare della sosta per ricompattarci e per cercare delle soluzioni alternative dopo l’addio di Maršan, uomo fondamentale in difesa”.

«La nostra realtà»

Nell’Umago c’è terreno fertile per far crescere e affermare i giocatori. Lo stesso Maršan ha trovato nel club istriano le condizioni per farsi notare dal PPD Zagreb. Prima di lui l’Umago lanciò alla grande Ravnić, capocannoniere due stagioni fa in Premier League. A chi tocca adesso? Severec è sempre più decisivo, ma ci sono anche altri nella squadra di Lisica che potrebbero fare gola a qualcuno. “Personalmente – ha voluto precisare Lisica –, non ho nulla in contrario che un giocatore che riesce ad affermarsi raggiunga un club importante. Io sono l’ultimo a voler ostacolare una carriera. È la nostra realtà”.

Nessuno è imbattibile

Il Poreč è terzo, superato dagli umaghesi nell’ultimo turno in virtù dell’inaspettata sconfitta interna con il Varaždin, venuta come un fulmine a ciel sereno dopo cinque successi consecutivi. Conti alla mano, il bilancio dei parentini è comunque in attivo. Lo è sicuramente anche quello del Rudan Labin alla sua prima stagione in Premier, affrontata anche con una buona dose di sfrontatezza. Sabato scorso ha giocato in casa con il Dubrava primo in classifica e l’ha fermato sul pari dopo aver vinto tutte le altre gare interne. Il suo allenatore e giocatore Ilija Lovrinović la vede così: “Come allenatore non mi accontento mai. In questo caso dobbiamo essere obiettivi e concludere che i risultati raggiunti sono eccellenti. È un bel campionato in cui nessuno è imbattibile, così come nessuno può venir considerato spacciato a priori”.

Zamet, salvezza tranquilla?

La poule titolo è un obiettivo? “Ho qualche perplessità in merito al modello adottato nella seconda fase del campionato. Una volta raggiunta la poule titolo, per una squadra come la mia il campionato finisce, perché non c’è più un traguardo al quale ambire. In pratica, la stagione finisce a marzo. Se finisci nella poule salvezza corri qualche rischio. Per ora cerchiamo di restare in Premier e poi, tra uno, due o tre anni valuteremo le nostre possibilità di compiere un salto di qualità”. Il club albonese, assieme al Dubrava, è quello finanziariamente più stabile. Gli altri, chi più e chi meno, stanno soffrendo. Tra questi c’è lo Zamet, che è quartultimo con 5 vittorie, 6 sconfitte e un pareggio. Ha iniziato la stagione con una squadra giovanissima per poi dover correre ai ripari. Sono tornati Babić, Lučin e Glavaš dopo le parentesi in altre squadre. Per come stanno andando le cose, lo Zamet sembra aver ritrovato il gioco e anche qualche risultato promettente, quanto basta per credere in una salvezza tranquilla.

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