La Croazia è campione d’Europa U.16

0
La Croazia è campione d’Europa U.16

NOVI SAD | Se a livello seniores la Croazia fatica a ritrovare lo smalto di un tempo, nelle categorie giovanili il basket nazionale si sta facendo eccome onore. Dopo l’argento agli Europei Under 20, la Croazia ha fatto anche di meglio alla rassegna continentale riservata agli Under 16, aggiudicandosi il titolo in palio. È stato un finale thrilling a Novi Sad, dove la nazionale biancorossa ha battuto con il punteggio di 71-70 la Spagna, laureandosi campione d’Europa di categoria. Decisivo il talento cristallino di Roko Prkačin, figlio d’arte, che ha realizzato il canestro del 69-67 a 20” dalla fine e poi quello del definitivo 71-70 dopo la bomba di Alderete, che aveva illuso le Furie Rosse. Prkačin, 18 punti e 10 rimbalzi in finale (18.6 punti, 10.9 rimbalzi, 3.7 assist e 2.0 stoppate di media nel torneo) è stato eletto MVP, ovvero miglior giocatore della manifestazione. “Per l’ultima azione, con sei secondi sul cronometro, ho detto all’allenatore di disegnare il gioco per me. L’MVP? Non conta molto, ciò che conta veramente è che siamo campioni d’Europa. È stato indubbiamente un mese stupendo. La squadra si è comportata benissimo, il nostro gioco aveva capo e coda. Oserei dire che è stato davvero un piacere guardare le nostre partite. Siamo felicissimi di aver conquistato questo titolo, lo sognavamo da quando eravamo venuti a Novi Sad”, commenta Prkačin.
Personalità da vendere per Roko, ala di 207 centimetri non ancora sedicenne (è nato il 26 novembre 2002), tesserato per lo Cibona Zagabria e figlio d’arte. Il papà Nikola, ala forte mancina classe 1975, ha giocato tanti anni ad altissimo livello tra Cibona Zagabria ed Efes Istanbul, e con la nazionale croata ha partecipato a sette Europei e all’Olimpiade di Pechino 2008.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display