Cantieri al rallentatore e i disagi crescono

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Cantieri al rallentatore e i disagi crescono

UMAGO | Quando parliamo di lavori stradali, scavi, costruzione di nuove rotatorie e quant’altro, ciò che maggiormente disturba è vedere cantieri che per giorni sono vuoti o con pochissimi operai. I cittadini, invitati come sempre alla prudenza, ma anche alla pazienza, a un certo punto si arrabbiano pure, perché sembra che una rapida conclusione dei lavori non sia essere nell’interesse di investitori e appaltatori.
Sono mesi che si lavora sulla strada Umago-Salvore, all’altezza di Stella Maris e Catoro, sulla strada Umago-Cittanova, ma anche in centro dove si stanno facendo gli ultimi lavori alla rotatoria e in via Tribie. Quest’ultima è impraticabile da diverso tempo e la gente è arrabiata perché si lavora un giorno sì e tre no.
Le cose non vanno meglio nemmeno sulla Umago-Cittanova, perché ancor sembre è necessario prendere la deviazione per Verteneglio e per quelli che lo fanno tutti i giorni è una seccatura non da poco.

Tutta l’area della posta, del centro commerciale e di via Tribie è interessata dai lavori che la muncipalità ha avviato per la costruzione della nuova rotatoria, dell’entrata al centro commerciale (che prima era dalla parte opposta della palazzina che ospita la Comunità degli Italiani) e della completa ricostruzione della via storica Tribie nella quale saranno ristrutturate, oltre alla carreggiata e al marciapiede, che era in pessime condizoni, anche le tubature del gas.
In un primo tempo era stato detto che i lavori in centro sarebbero stati ultimati entro Pasqua, ma Pasqua è passata e si continua a lavorare al rallentatore, magari a causa della dispersione delle maestranze, visto che i cantieri aperti sono numerosi.
Comunque sia, gli investimenti sono tanti: nel 2018 per gli interventi comunali sono stati previsti 32 milioni da un bilancio che ne conta 175. Non si tratta soltanto della rotatoria della posta e del centro commerciale, ma anche via Tribie, del parco “Humagum”, della zona industriale e artigianale di Ungaria e di tutta l’area della nuova zona commerciale e residenziale denominata “Marketi”.
Il parco “Humagum”, praticamente il lungomare di Umago fra lo scalo nautico e la stazione di polizia, sarà completato con un parco giochi per bambini, un parco fitness, e due aree di ristorazione. Tutti questi interventi spianeranno la strada ad altre opere finalizzate all’abbellimento e alla crescita di Umago.
Ci sono poi anche altri investimenti in piano, come la scuola croata di Morno, il palasport di Stella Maris (il terzo della città), per non parlare del megaprogetto “Smart city – Green city”, che finirà nel 2020 e che ha già portato alla realizzazione di molti interventi nell’ambiente: la cintura di canali antialluvionale costata 14 milioni, la ricostruzione di via della Stazione (14 milioni), la costruzione del parco cittadino Humagum (un milione), la ricostruzione di via Dante (8 milioni), la ricostruzione delle altre infrastrutture cittadine (15 milioni), la metanizzazione (5 milioni), la bonifica della discarica cittadina di Pizzudo (20 milioni dai fondi dell’Unione europea), la scuola di Petrovia (7 milioni), l’asilo “Gioia” (32 milioni), la palazzina con 50 nuovi alloggi per le giovani famiglie (25 milioni), la ricostruzione del Pronto Soccorso (un milione). Dei 150 milioni investiti, 80 milioni sono stati attinti dai fondi europei.

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