Istra 1961, momento delicato. Serve una scossa

Dopo il successo in casa dell’Hajduk i polesi sono entrati in crisi subendo quattro sconfitte in altrettante partite. E ora c’è il Rijeka

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Istra 1961, momento delicato. Serve una scossa
Per Petrusenko, qui con Ademi, quella rimediata al Maksimir è stata la terza ammonizione della stagione. Foto: Luka stanzl/PIXSELL

L’Istra 1961 si è fermato a… Spalato. Dopo il successo (il primo e unico in questo campionato) in casa dell’allora capolista Hajduk, i gialloverdi non sono riusciti più a uscire imbattuti dal campo subendo due sconfitte al Drosina (Gorica e Lokomotiva) e altrettante in trasferta (Varaždin e Dinamo). I numeri parlano chiaro: quattro partite, quattro sconfitte e nove reti incassate. E quelle segnate? Nessuna, il guizzo di Lisica al 100’ di Hajduk-Istra 1961 è stata l’ultima gioia regalata ai tifosi polesi.

In un clima di “depressione” calcistica i polesi ora devono preparare il derby istroquarnerino contro il lanciatissimo Rijeka, leader della graduatoria. L’allenatore David Català è ovviamente sulla graticola essendo il primo responsabile del momento no della squadra. Dopo la terza sconfitta consecutiva, l’umiliante 0-4 casalingo contro la Lokomotiva, sembrava sulla porta d’uscita, ma in qualche modo era riuscito a salvarsi. Il 3-0 subito in casa della Dinamo sembrava che avesse messo fine alla sua avventura al Drosina, ma l’allenatore catalano è ancora in sella. Evidentemente i vertici societari credono che possa invertire la tendenza. Oppure non vogliono bruciare un altro allenatore (dopo Karoglan) facendolo esordire contro la squadra più in palla del campionato.
La sosta per gli impegni delle nazionali per le qualificazioni a Euro 2024 sembra giunta nel momento migliore per l’Istra 1961, che così ha tutto il tempo necessario per prepararsi alle prossime sfide e, chissà, una volta rientrati in campo interrompere il trend negativo tra le due pause del campionato. Certo è che se i polesi desiderano fare punti contro gli uomini di Sopić devono mettere in campo concentrazione e cattiveria agonistica. Come contro l’Hajduk appunto.
Per il derby istroquarnerino di domenica 22 ottobre (fischio d’inizio alle ore 15), l’allenatore David Català dovrà fare a meno di una pedina importante, l’ucraino Oleksandr Petrusenko, l’anno scorso uno dei migliori della formazione dell’ex Garcia. L’ucraino ha infatti rimediato al Maksimir la terza ammonizione della stagione. Due i candidati a sostituirlo nel ruolo di centrocampista arretrato: Slavko Blagojević oppure Frano Mlinar.

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