FIUME | Oggi al Maksimir è in programma la semifinale (gara secca) di Coppa Croazia. Il destino ha voluto così e il tecnico del Rijeka, Matjaž Kek, non si lamenta più di tanto del fatto di dover disputare in trasferta questa partita importante, uno dei passaggi cruciali in questa stagione. Dinamo e Rijeka scendono in campo alle 17.30 rinnovate nell’organico e nello spirito. Nel mercato invernale i fiumani hanno perso molti punti di riferimento, ma i neoarrivati sembrano essersi arrangiati abbastanza bene. La serie positiva in campionato conta poco, così come la netta vittoria contro la Dinamo, travolta a Rujevica per 4-1. La compagine zagabrese ha un nuovo allenatore, uno cresciuto nelle giovanili del club: Nikola Jurčević, per il quale Kek nutre un grande rispetto.
“In semifinale non poteva capitarci un’avversaria più forte di questa. Lo sappiamo tutti com’è giocare al Maksimir contro la Dinamo, ma sappiamo anche che questa è una partita secca in cui possiamo e dobbiamo crederci, una gara da dentro o fuori. Noi andiamo lì per raggiungere la finale. La Dinamo in casa, comunque, parte sempre favorita”, annuncia Kek alla vigilia della partita, con la quale il Rijeka, detentore di titolo e Coppa, può continuare a inseguire almeno un trofeo, visto che in campionato la Dinamo appare quasi irraggiungibile. Nel referto non ci sarà sicuramente Čolak, espulso sabato scorso al Poljud nel finale della sfida con l’Hajduk per un fallo inspiegabile. “Ho detto a Čolak che ha combinato una sciocchezza – osserva Kek –, ma ho già delle idee per come rimpiazzarlo”. Čolak, uno degli ultimi arrivati, è tra quelli che si sono adattati presto al sistema di gioco su cui insiste Kek e che per ora gli sta dando ragione. Oltre al contributo in attacco, tra gol e assist, Antonio si è dimostrato eccellente anche nel fare pressione sulla retroguardia avversaria quando cerca di uscire con la palla. Sabato al Poljud, però, ha un po’ esagerato. Oltre alla punta, fuori per squalifica, non ci sarà nella rosa nemmeno il portiere Prskalo. Ultimamente tra i pali viene schierato Sluga, ma anche lui, febbricitante, potrebbe saltare la gara. Kek crede nel suo recupero, non escludendo comunque l’utilizzo di uno tra Nwolokor e Pandur. Quest’ultimo, come ha ricordato lo sloveno, è reduce da una serie di ottime prestazioni al Torneo di Viareggio.

Grahovac: «Non ci sono segreti»

Srđan Grahovac, invece, ci sarà. Anch’egli è giunto recentemente a Rujevica ed è capace di interpretare il pensiero di Kek e il suo ruolo a centrocampo, con mansioni in copertura, ma con la licenza di salire. “Tra Dinamo e Rijeka non ci sono segreti e a decidere saranno gli accorgimenti tattici, le sfumature. Il nostro obiettivo è la finale e siamo sicuri di poterla raggiungere”, dice.
Il Rijeka arriva da un pareggio al Poljud, un risultato che non accontenta Kek del tutto. Al Maksimir oggi c’è soltanto un risultato positivo: il successo. “La vittoria può arrivare al 30’, al 120’ o dopo i rigori. È una partita secca in cui la Dinamo è favorita. Hanno un nuovo allenatore e non so quanto siano riusciti a fare in questa lunga sosta che ha visto diversi giocatori impegnati con le nazionali. Jurčević ha dietro di sé una carriera straordinaria, come assistente di Slaven Bilić, e ho visto, seguendo i suoi allenamenti, di quanto sia capace. Soddisfatto per la prestazione al Poljud? Sì, soprattutto per il modo in cui siamo riusciti a bloccare gli avversari, ma molto meno nei momenti in cui abbiamo conquistato palla, con troppi errori nei passaggi”.