Marko Pjaca: «Grazie Lokomotiva, ma voglio batterti»

Oggi a Rujevica (sabato 17 febbraio, ore 15) Marko Pjaca sfiderà la squadra nella quale aveva compiuto i primi passi da professionista. «Abbiamo qualità tecnica e anche tanto carattere»

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Marko Pjaca: «Grazie Lokomotiva, ma voglio batterti»
Marko Pjaca, qualità tecnica ed esperienza al servizio del Rijeka. Foto: Sanjin Strukic/PIXSELL

“Eccomi qui, al Rijeka, per rilanciare la mia carriera e aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi prefissati”, aveva detto al suo arrivo a Fiume, Marko Pjaca. Detto e… fatto. Il 28enne zagabrese è ben presto diventato il beniamino dei tifosi e la sua esperienza sta dando un grande aiuto alla squadra nella corsa al titolo. Pjaca non è ancora ai livelli che gli avevano permesso di approdare, nel 2016, dalla Dinamo alla Juventus, ma pian piano sta ritrovando l’antico splendore. Al punto che il selezionatore della Croazia, Zlatko Dalić, lo ha chiamato di recente in nazionale. In estate ci saranno gli Europei in Germania e quale migliore motivo di questo per cercare di mettersi in luce e conquistare un posto alla rassegna continentale. Magari con in tasca il titolo con il Rijeka…

“Mi sento benissimo e sono parecchio soddisfatto dal momento di forma personale – assicura la mezzapunta sinistra –. Certo, la statistica del rendimento personale la si può sempre migliorare, ma in essa non si vede lo spirito di sacrificio per il bene della squadra. Ed è sotto questo aspetto che credo di essere migliorato principalmente. Gli infortuni mi stanno dando finalmente tregua, il che mi permette di crescere di partita in partita. Vediamo che cosa succederà da qui all’estate prossima”.
Oggi a Rujevica (ore 15) arriva la Lokomotiva, squadra molto pimpante e in piena corsa per un posto in Conference League. L’obiettivo del Rijeka è però chiaro… “Con la Lokomotiva vogliamo estendere la serie positiva. Siamo in un buon momento e riusciamo ad esprimerci al meglio. Le due trasferte a Velika Gorica, e soprattutto quella in casa dell’Hajduk, hanno confermato che, oltre a essere una buonissima squadra, abbiamo anche carattere da vendere. Queste sono delle componenti fondamentali per dei buoni risultati. Grazie alla qualità tecnica riesci a vincere le singole partite, ma è il carattere che ti permette di uscire dai momenti di difficoltà. Contro la Lokomotiva l’unico obiettivo sono ovviamente i tre punti in palio”.
Dopo la Lokomotiva ci sarà il big match con la Dinamo. Che la testa sia già al Maksimir? “Nemmeno per sogno. Negli ultimi giorni nessuno di noi ha parlato della Dinamo, la testa è soltanto alla Lokomotiva. Loro sono una buona squadra, da prendere con il massimo della serietà. Ho giocato con Bartolec e Čop, pertanto li conosco abbastanza bene. E loro me. Duje è un ottimo giocatore, che non perde il vizio del gol ovunque giochi. Mi fa piacere per lui, ma spero che contro il Rijeka si… prenda una pausa. Sarò per sempre grato alla Lokomotiva per avermi dato la possibilità di iniziale la mia carriera da professionista”.
A Velika Gorica si è giocato per due volte in condizioni estreme, dal campo ghiacciato ad allagato. Oggi a Rujevica ci sarà il sole e un manto erboso in piena salute. Il tutto in una bellissima cornice di pubblico. “Inutile soffermarci su ciò che è stato. Per lo meno abbiamo vinto. A Rujevica potremo esprimerci al meglio, giocare con la palla a terra e costruire la manovra d’azione curandoci dei minimi dettagli. Spero che alla fine riusciremo a regalare un’altra gioia ai nostri tifosi. Il fatto che lo stadio sarà ancora una volta pieno significa che stiamo facendo un buon lavoro, anzi qualcosa di grande”.
Quando sei al comando a stagione già ben avviata, per forza credi di poterci riuscire. La pressione psicologica, inutile negarlo, inizia a farsi sentire… “Onestamente, nemmeno tanto. Almeno per ora. Ciò non significa però che non ci siano voglia e motivazione. Quando sei lassù ti viene inevitabilmente l’acquolina in bocca. Ma andiamo passo per passo, a cominciare dalla partita con la Lokomotiva”.

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