I 150 anni dalla spedizione polare austroungarica

L’anniversario è stato celebrato ad Abbazia con una mostra e la presentazione del volume di Kuničić

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I 150 anni dalla spedizione polare austroungarica
L’esposizione allo “Šporer”. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Nel Padiglione artistico “Juraj Šporer” di Abbazia è stata inaugurata ieri la mostra “Hrvati na ledenom moru 1872.-1874.” (I croati nel mare ghiacciato 1872-1874) in occasione del 150.esimo anniversario della spedizione polare austroungarica (Die österreichisch-ungarische Nordpol-Expedition 1872-1874). Si tratta di un’impresa particolarmente significativa per la Liburnia, in quanto dei 24 membri dell’equipaggio che presero parte alla spettacolare spedizione nell’Artico ben 12 provenivano da questi territori, di cui molti da Abbazia, Volosca, Laurana, Fiume e dal loro circondario.

A salutare i presenti è stato il direttore del Festival Opatija, Ernie Gigante Dešković, il quale si è detto compiaciuto per il fatto che ad Abbazia si è potuto ospitare una mostra che parla di una spedizione straordinaria e ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione dell’allestimento (in lingua croata e italiana). L’esponente del Comando dell’Istria dell’Ordine di San Giorgio, Zlatko Šehanović, ha rilevato che la mostra è il risultato di tanto impegno, mentre la spedizione polare è stata il precursore di tutte le successive spedizioni di ricerca scientifica. Il sindaco di Abbazia, Fernando Kirigin, ha rilevato il carattere incredibile della spedizione e ha dichiarato aperta la mostra.
Ha fatto seguito una breve conferenza sulla spedizione, tenuta da Miljenko Smokvina, il quale ha rilevato che tutti i membri dell’equipaggio sono riusciti a tornare a casa dopo due anni trascorsi nel Mar Glaciale Artico, il che è un fatto incredibile. Si è inoltre soffermato sul fatto che i cambiamenti climatici stanno modificando in maniera drastica il paesaggio artico e che secondo le previsioni, entro il 2085 l’Artico sarà completamente libero dal ghiaccio. Ha inoltre sottolineato che i riscaldamento globale sta influendo anche sulle rotte di navigazione, permettendo alle navi di attraversare zone che prima erano completamente coperte da spessi strati di ghiaccio.
Il presidente del Lions Club Quarneroli, Milorad Stanić, ha invece presentato la ristampa del libro “I croati nel mare ghiacciato” di Petar Kuničić in occasione dei 150 anni dalla spedizione, anniversario che viene celebrato in tutta l’Europa. Ha ricordato che questo libro ha ispirato generazioni di giovani avendo raccontato la più grande epopea della marineria croata.
La nave Ammiraglio Tegetthoff si trovò intrappolata nel ghiaccio già dopo due mesi di navigazione e lì rimase. L’equipaggio, che riuscì a sopravvivere all’incredibile epopea, tornò in Europa dopo due anni e tre mesi. Per quanto riguarda l’aspetto scientifico, questa spedizione si presenta come precursore delle ricerche sui cambiamenti climatici e sull’influenza dell’Artico sul resto del pianeta Terra, mentre la scoperta più spettacolare di questa spedizione è l’arcipelago, fino a quel momento sconosciuto, chiamato Terra di Francesco Giuseppe nel Mar Glaciale Artico. Uno speciale contributo a questa straordinaria spedizione lo fornirono proprio i marinai provenienti dal Quarnero, per cui la mostra è dedicata a loro.
La mostra è organizzata dal Festival Opatija, in collaborazione con l’Ordine di San Giorgio – ordine europeo della Casa d’Asburgo Lorena, comando d’Istria. Gli oggetti esposti sono proprietà del Lions Club Quarneroli di Laurana. La mostra rimane aperta fino al 10 marzo e si può visitare da martedì a venerdì dalle ore 16 alle 18, il sabato e la domenica dalle 10 alle 18. Le visite di gruppo si possono effettuare da lunedì a venerdì tra le 9 e le 15 prenotandosi all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. L’ingresso è libero.

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