Anastasio: «Fiume assomiglia a Napoli»

Il neogiocatore del Rijeka, partenopeo di nascita, racconta i suoi primi giorni nel capoluogo del Quarnero

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Anastasio: «Fiume assomiglia a Napoli»

“Vista da Abbazia, Fiume assomiglia a Napoli”, ci ha detto Armando Anastasio, l’ultimo arrivato al Rijeka, in prestito dal Monza e che per un po’ risiederà all’ombra del Monte Maggiore. Tra breve rivedrà comunque il Vesuvio, ma da una prospettiva per lui insolita, ovvero tornando nella città natale da avversario, affrontando la squadra in cui è cresciuto. Sono gli strani giochi del destino, come quello di incontrare nel girone di Europa League il proprio passato. Ma la scelta del nome di battesimo è casuale? Diego Armando Maradona è uno che a Napoli ha lasciato il segno, in ogni senso. “Nel mio caso non c’entra. Sono Armando e basta”, sorride il nuovo laterale del Rijeka.

Dalle giovanili del Napoli è andato in prestito al Padova, quindi all’AlbinoLeffe e poi al Carpi, al Cosenza e al Monza, che lo ha riscattato lo scorso anno. Da lì, con la formula del prestito, è arrivato a Fiume, per la prima volta in un club non italiano. “Vi ho trovato una bellissima città e una società seria, ben organizzata e che ha grandi ambizioni. Le prime impressioni sono ottime. Le condizioni per lavorare sono direi ideali”. Buona parte dei compagni deve ancora conoscerla in quanto nei giorni successivi al suo arrivo molti erano impegnati con le varie nazionali. Ha indossato la maglia del Monza 39 volte, realizzando 4 gol. Alla guida dei brianzoli non c’è una dirigenza qualunque: Silvio Berlusconi e Adriano Galliani hanno… vinto qualcosa in passato. “Al Monza è stata una bella esperienza. Non poteva essere altrimenti con una dirigenza come quella, una delle più grandi del mondo”. Il Monza non è il Milan e andarsene all’estero, in questo caso nel campionato croato, non è necessariamente un passo indietro nella carriera. Intanto, è il massimo campionato, ma c’è anche la vetrina europea a cui non si accede giocando nel Monza, con tutto il rispetto per la società e la dirigenza.

La ribalta europea si presenta davanti a Armando Anastasio con l’ingresso dalla porta di servizio, ma potrebbe essere subito l’occasione per farsi notare, qualora il tecnico Simon Rožman gliene dovesse dare l’opportunità. Come sarà scendere in campo al San Paolo? “Pensiamo prima alla partita che giocheremo qui, ma quando andremo a Napoli sarà per me una grande emozione. In quei momenti, però, le emozioni vengono messe da parte”.

Ci sono dei giocatori che nel corso della loro carriera hanno cercato a lungo la propria collocazione, il ruolo ideale. Nelle stagioni migliori del Rijeka il gioco sulla fascia ha spesso fatto la differenza. Nel ruolo di terzino sinistro oggi c’è Daniel Štefulj, sfornato dal vivaio e già da tempo titolare. “Io sono sempre stato terzino sinistro – spiega Anastasio –, ma posso adeguarmi a qualsiasi esigenza. Questa è la mia posizione naturale, ma credo di poter fare bene anche in chiave offensiva. All’occorrenza, mi adeguo a tutto”.

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