A caccia dei futuri Di Natale

Presentato il progetto di collaborazione tra lo Stari Grad e l'Academy Udinese che permetterà ai ragazzi del club fiumano di cullare il sogno della Serie A

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A caccia dei futuri Di Natale

Il nuovo Di Natale o De Paul? Potrebbe arrivare da Fiume. Ebbene sì perché la società Stari Grad ha da poco siglato un accordo nientemeno che con l’Udinese Academy. Per i ragazzi del club fiumano un’occasione unica per cullare il sogno della Serie A, ma anche per gli allenatori di crescere e di specializzarsi. Ma prim’ancora di individuare talenti e prospetti con potenzialità per arrivare ad alti livelli, c’è anche e soprattutto l’aspetto umano. Infatti, come spiegato nel corso dell’incontro che ha suggellato la collaborazione, l’obiettivo dell’Udinese è quello di far crescere i ragazzi al fine di formare dei cittadini esemplari. Il progetto consiste in una rete di scouting che porterà un tecnico dell’Academy nelle strutture del club sia per formare i tecnici che per monitorare i giovani calciatori. Chi poi dovesse dimostrare determinate qualità tecniche (e caratteriali), verrà a Udine per sostenere un provino.

 

”L’Udinese è una società fortissima sotto l’aspetto dello scouting – spiega il responsabile Alec Bolla –. Il progetto dell’Academy serve proprio per far crescere i ragazzi più piccoli, sia sotto il profilo calcistico che sotto tanti altri, come ad esempio l’importanza di una corretta alimentazione, della psicologia, della prevenzione e recupero dagli infortuni. Un tecnico dell’Udinese verrà direttamente in struttura per organizzare gli allenamenti e a visionare i ragazzi. Nel momento in cui capiamo che un ragazzino possiede un qualcosa in più rispetto agli altri, verrà monitorato costantemente in modo da capire se sia pronto per andare a Udine per un provino e quindi confrontarsi con i ragazzi del nostro settore giovanile”.

«Più facile lavorarci»

C’è poi un motivo ben preciso del perché la società friulana abbia scelto lo Stari Grad anziché qualche altro club croato maggiormente conosciuto e blasonato. “Senza nulla togliere alle altre società, io credo che tante volte in quelle più piccole e meno conosciute possa essere più interessante lavorarci e più facile trasmettere la nostra metodologia. In Italia portiamo avanti lo stesso tipo di collaborazione con quasi 50 club, in Europa ne abbiamo due in Romania, uno in Slovenia e ora finalmente uno anche in Croazia”, conclude Alec Bolla aggiungendo che la prossima primavera lo Stari Grad verrà in ritiro per tre giorni a Lignano Sabbiadoro per partecipare a un torneo, al termine del quale seguirà la visita alla Dacia Arena, magari per vedere dal vivo una partita dell’Udinese.

Quasi incredulo il presidente dello Stari Grad, Vladimir Pejnović. Malgrado diriga una realtà sconosciuta ai più anche nella stessa Fiume, è riuscito a instaurare una collaborazione di prestigio con una formazione di Serie A. “È nato tutto per caso – racconta –. Prendiamo spesso parte a tornei organizzati in Italia e peraltro era anche capitato di affrontare proprio l’Udinese. Qui c’è stato un primo contatto con uno degli scout della società bianconera. Col tempo abbiamo portato avanti il discorso, tant’è che la scorsa estate i loro rappresentanti erano giunti in città e due o tre giorni dopo ci siamo ritrovati in mano il contratto di collaborazione con l’Academy, che ovviamente abbiamo firmato subito. Per noi si tratta di un grandissimo traguardo perché darà la possibilità ai nostri tecnici di migliorare la loro formazione, nonché ai ragazzi di gravitare attorno al mondo Udinese, il che indubbiamente rappresenta un grande stimolo”.

Sacrifici e soddisfazioni

Lo Stari Grad è una società relativamente nuova, fondata nel 2006. “In passato il club era noto soprattutto per il calcio a 5. A un certo punto si era ritrovato a un passo dal dover chiudere i battenti, io però non potevo e non volevo rassegnarmi a quest’idea e così 15 anni fa assieme a uno sparuto gruppo di persone avevamo deciso di rifondarlo, mantenendo però lo stesso nome. Oggi la gestione è affidata a me e alla mia famiglia. In questi 15 anni abbiamo fatto tanti sacrifici, ma ci stiamo anche tolti delle belle soddisfazioni. Su tutte la collaborazione con l’Udinese, che è un po’ il coronamento di questo percorso. Le nostre selezioni militano nei vari campionati giovanili. In passato c’era anche la prima squadra, che poi abbiamo dovuto ritirare dato che presumeva costi non indifferenti per le nostre casse. Ad ogni modo, contiamo di ripristinarla a partire dalla prossima stagione in quanto senza i seniores le giovanili non possono fare il salto di categoria, anche se l’hanno ottenuto sul campo”, ha infine aggiunto il presidente Vladimir Pejnović.

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