Turismo in Regione litoraneo-montana. Puntare sui contenuti e sulla visibilità

A colloquio con Mladen Brajan, capodipartimento provvisorio per il turismo, l'imprenditoria e lo sviluppo rurale sulle strategie, i progetti e gli investimenti del settore

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Turismo in Regione litoraneo-montana. Puntare sui contenuti e sulla visibilità
Il Castello di Kraljevica ospiterà la Casa del vino. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

La Regione litoraneo-montana investe ogni anno in progetti volti allo sviluppo del turismo e di tutti i suoi rami. Particolare attenzione va sempre data alla promozione delle destinazioni, ma anche alle infrastrutture turistiche pubbliche nonché a una migliore visibilità. Tanti, al momento, i progetti e programmi in corso, quelli in attesa di candidatura o di approvazione della stessa. Abbiamo parlato con Mladen Brajan, capodipartimento provvisorio per il turismo, l’imprenditoria e lo sviluppo rurale, per scoprire i dettagli.

“Lo scorso anno abbiamo iniziato, assieme all’Ente per il turismo del Quarnero, la realizzazione di nuovi documenti strategici per lo sviluppo del turismo. Due i documenti più importanti: il primo è il Piano strategico di sviluppo del turismo nella Regione fino al 2030, al quale è stato aggiunto il progetto riguardante l’offerta eno-gastronomica, quale progetto più importante per attirare i turisti e il Piano d’azione per lo sviluppo del turismo. Tutta la documentazione è stata realizzata o è in fase di venire realizzata. Il Piano strategico di sviluppo del turismo è stato approvato anche durante il collegio del presidente della Regione, nonché durante l’Assemblea e il Consiglio dell’Ente per il turismo del Quarnero e ora siamo in attesa che venga approvato anche dall’Assemblea regionale durante il mese di giugno. Visto che si tratta del documento base, che implementa le linee guida del turismo, speriamo venga approvato subito, anche perché abbiamo accordato il Piano d’azione per lo sviluppo del Quarnero, ovvero della Regione, che dovrebbe venire terminato a breve, assieme al Piano d’azione per lo sviluppo della gastronomia. Sono documenti molto importanti visto che l’Ente del Quarnero ha in piano di piazzare la Regione quale destinazione gastronomica a livello europeo in un futuro prossimo, per cui si tratta di uno dei piani più significativi”, spiega Mladen Brajan.

Mladen Brajan.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Non mancano però le attività che vengono svolte annualmente.
“Esatto, motivo per il quale nel Bilancio abbiamo tre livelli d’attività volte al turismo, oltre a quelle sunnominate. Il primo riguarda il finanziamento degli investimenti degli Enti per il turismo, dove partecipiamo con 120mila euro. Dato che lavoriamo in collaborazione con l’Ente del Quarnero, per non doppiare alcune attività, è stato deciso che gli Enti singoli siano i titolari di manifestazioni e promozioni, mentre i nostri investimenti riguardano grandi progetti. Tra questi possiamo nominare la visibilità delle destinazioni, i sentieri e le passeggiate, ovvero il rinnovo di alcuni contenuti turistici, la creazione di contenuti che poi verranno presentati dagli Enti per il turismo locali. Per ora questi accordi si sono dimostrati molto proficui. Uno degli esempi più significativi è il concorso dello scorso anno, quando per la prima volta abbiamo deciso di fare investimenti del genere e come risultato l’Ente del Gorski kotar ha investito in parecchie tabelle segnaletiche poste lungo l’autostrada, il che ha portato a una maggiore visibilità. Non si tratta di grossi investimenti, però creano contenuti. Visto che abbiamo delle entrate legate alle concessioni di terreni turistici, che a causa del Covid sono state ridotte, la Regione ha deciso di attingere dal Bilancio e dare nuovamente vita al progetto di cofinanziamento delle infrastrutture turistiche, ovvero il finanziamento di sentieri ciclabili e passeggiate per le Unità locali autogestite che hanno dei progetti pronti o che hanno già avviato gli investimenti. Quest’anno abbiamo deciso di rafforzare i fondi per il Gorski kotar e le zone meno sviluppate con 160mila euro e di investire, ad esempio, nel rifugio alpino Zeleni vir, nell’infrastruttura vicino al fiume Kupa a Vrbovsko, all’area di riposo all’entrata di Delnice, nel parco adrenalinico a Tršće e altro ancora. Lo scopo è quello di investire in piccoli progetti, che non costano tanto, ma che aiutano i Comuni a sviluppare il settore del turismo”

Alcuni di questi progetti hanno già preso il via?
“Alcuni vengono cofinanziati per il secondo anno consecutivo, come quelli a Brod Moravice e Mrkopalj, dove verrà realizzata una casa tipica del Gorski kotar che fungerà da info point. I fondi sono stati distribuiti in modo da terminare i progetti già iniziati prima di intraprenderne dei nuovi. Comunque siamo in attesa della decisione del Ministero del Turismo, che ha annunciato che approverà il nuovo regolamento in base al quale dovrebbero venire assegnati i mezzi giunti dalle concessioni di terreni turistici, grazie ai quali quest’anno si potrebbe bandire un nuovo concorso. La cosa più importante è la creazione di nuovi contenuti. Per quanto riguarda, invece, i Comuni della costa, verranno ad esempio messi a nuovo i sentieri tematici della cittavecchia di Hreljin, le Tre vette di Castua nell’omonimo bosco, i sentieri a Kraljevica, i sentieri dei pescatori lungo la Fiumara…”.

Il progetto di Stara Sušica si sta ampliando. Dopo il Centro per i grandi carnivori e quello per la lavorazione della frutta, ora ci sono delle novità.
“Assieme all’ente pubblico Priroda, titolare dell’investimento e di tutto il progetto riguardante il Centro per grandi carnivori, in questo medesimo complesso ci sono vari contenuti pronti per venire realizzati. Uno di questi, candidato al concorso del Ministero del Turismo, riguarda l’edificio che si trova davanti al centro, all’interno del quale ci dovrebbe essere un esercizio di ristorazione nel pianoterra, che manca in quella zona, mentre al primo piano ci sarebbe un Centro interpretativo dell’apicoltura, con l’obiettivo di promuovere il nostro miele, l’importanza delle api e dell’impollinazione, che verrà realizzato assieme al Comune di Ravna Gora – che nelle immediate vicinanze dovrebbe realizzare un parco multifunzionale con giardino botanico – e a quello di Skrad. Abbiamo candidato il progetto al concorso per i Fondi europei e se verrà approvato avremo il 100 p.c. dei mezzi necessari. Nel Bilancio abbiamo comunque assicurato i fondi per poter dare il via ai lavori che dovrebbero venire terminati l’anno prossimo. Poi, con un po’ di fortuna, questi verranno assicurati dall’Ue. La concorrenza è forte, però il nostro punteggio è alto e quindi speriamo bene. Una delle novità di quest’anno è il concorso volto agli imprenditori per lo sviluppo del potenziale imprenditoriale turistico del Gorski kotar. Abbiamo pianificato circa 100mila euro per migliorare l’offerta sia degli alloggi che della gastronomia, il che assieme al progetto gastronomico dell’Ente per il turismo del Quarnero completerebbe l’offerta. Da non dimenticare che stiamo lavorando sul progetto della Casa dei funghi, sempre a Stara Sušica, che per il momento non abbiamo potuto candidare, visto che si tratta di una documentazione abbastanza vasta. Stiamo per ottenere il permesso di costruire e aspettiamo che venga bandito un concorso al quale candidare il progetto. Anche in questo caso sarebbe un Centro interpretativo che farebbe parte del grande complesso con tre contenuti, ovvero con i grandi carnivori e le api. Se prendiamo in considerazione che nelle immediate vicinanze c’è il Centro per la lavorazione della frutta e delle piante autoctone, abbiamo un contenuto molto interessante da offrire, anche se non puramente turistico, considerato che molti dei visitatori non hanno mai visto una mucca o forse nemmeno un’ape da vicino”.

Il Centro per la lavorazione della frutta a Stara Sušica.
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Tanti gli investimenti quindi nel Gorski kotar?
“Sì. Abbiamo, inoltre, a disposizione attorno ai 66mila euro per trasferire per alcuni giorni il Montona Film Festival ‘in montagna’. Nella zona del Quarnero si sta invece svolgendo il progetto Kvarner family dedicato agli affittacamere”.

Non mancano i progetti europei…
“Puntiamo molto sulla tutela del patrimonio marittimo mediante i progetti Mala barka 1 e 2, Arca Adriatica e ora continuiamo con i partner italiani con Arca Adriatica 2, mentre con quelli sloveni stiamo preparando il progetto Mala barka 3 green, dove parteciperanno Kraljevica e Cherso, e che punterà sulla transizione verde e sulla digitalizzazione”.

L’interno del Centro.
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Il progetto legato ai Frankopan continua?
“Continua con la Casa croata del vino a Kraljevica, nel castello. Si tratta di un progetto che ha preso il via una decina d’anni fa, dal punto di vista concettuale, ma che poi si è fermato. Ora lo abbiamo candidato, assieme alla Città di Kraljevica, a un bando del Ministero competente per il rinnovo di tutto il secondo piano del castello, che ora è vuoto. L’idea è di promuovere tutta la storia della viticoltura e della produzione del vino, con un accento su quello locale. Lo spazio è enorme e offre un grande potenziale per potere sviluppare nuovi prodotti e contenuti turistici. Se verrà approvato dovrà essere pronto entro il 2025. Il suo valore è di circa 20-30 milioni di kune, visto che si tratta di un progetto preparato nel corso degli anni scorsi”, ha concluso Mladen Brajan.

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