Rinvenuto in Dalmazia il tesoro della Re d’Italia

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Rinvenuto in Dalmazia il tesoro della Re d’Italia

COMISA (KOMIŽA) | Una cassaforte della Re d’Italia è stata rinvenuta in Dalmazia. A scoprire il forziere della nave di bandiera della II Divisione della I Squadra della flotta della Regia Marina del Regno d’Italia, sconfitta e affondata durante la celebre battaglia di Lissa (Vis) dall’Imperiale e regia Marina austroungarica, è stato un gruppo internazionale di sommozzatori coadiuvati da Lorenz Marović. La cassaforte è stata avvistata nei giorni scorsi, durante l’ultima delle quattro immersioni autorizzate dallo Stato croato. I sommozzatori del Centro per le immersioni Manta di Comisa (Komiža) ora sperano di ottenere l’assenso per poter compiere ulteriori due esplorazioni del relitto.
Il ritrovamento è avvenuto a circa 110 metri di profondità, al termine di un’immersione protrattasi per quasi cinque ore. Spingersi a tali profondità non è uno scherzo. Si tratta di operazioni riservate a sub esperti e muniti di equipaggiamenti e attrezzature adeguate. Al momento non sono stati rivelati eccessivi dettagli in merito al luogo esatto dell’avvistamento della cassaforte. Marović si è limitato a dire che si tratta di un punto situato a 7,5 miglia nautiche al largo di punta Bargiane (rt Barjak), in direzione di Porto Oliveto (Maslinica), sull’isola di Solta (Šolta). La prudenza di Marović nel rivelare maggiori dettagli è dettata da una serie di ragioni. Innanzitutto, la Re d’Italia custodisce le spoglie di 391 marinai. In virtù della sua storia la pirofregata corazzata italiana è stata proclamata bene culturale sotto tutela. Inoltre, Marović sta ancora tentando di dimostrare che il merito del ritrovamento del relitto (individuato nel 2005), spetta a lui e non all’attuale Ambasciatore croato a Roma, Jasen Mesić (archeologo subaqueo).
Lorenz Marović ha espresso l’auspicio che il forziere possa essere estratto dal mare affinché il suo contenuto sia studiato dagli esperti. Stando alla leggenda la cassaforte (due metri di altezza per un metro di larghezza e 60-70 centimetri di profondità), conterrebbe un’ingente quantità d’oro. Si specula che al suo interno si trovino monete d’oro statunitensi per un valore di circa 250mila lire del 1866 (se si applica il coefficiente di conversione stabilito dall’Istat tale somma equivarrebbe a 1.645.598,64 euro). In base alla legge il 10 p.c. del valore dei beni recuperati spetta a chi li ha rinvenuti. Se la cassaforte custodisce un tesoro, un giorno il medesimo potrebbe essere esposto in un museo, forse proprio sull’isola di Lissa (Vis), assieme agli altri oggetti recuperati dalla Re d’Italia e dalla cannoniera italiana Palestro (anch’essa affondata dagli austriaci il 20 luglio 1866), prima di renderle accessibili per le escursioni subacquee. Un progetto, quest’ultimo, al vaglio già da tempo.

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