Prezzi del carburante in calo in Croazia. Non di molto, ma da martedì mattina fare un pieno di benzina costa meno. La lieve flessione del prezzo riguarda benzina e diesel.
Da 10,73 kune il prezzo di un litro di benzina è passato a 10,54 kune al litro, la soglia psicologica delle 11 kune almeno per un po’ si allontana. Tre lipe in meno, invece, per il carburante diesel che da 10,08 kune al litro passa a 10,05 in media, poi ogni stazione di benzina (leggi rivenditore) attua prezzi diversi. Ad esempio l’INA vende l’Eurosuper 95 a 10,46 kn/litro, mentre la russa Lukoil arriva addirittura a 10,63 kn, la Petrol (10,38 kn), l’AdriaOil (10,36 kn) e la Tifon (10,36 kn).

Occhio a Cina e Iran

Sui mercati internazionali i prezzi del petrolio non si sono mossi molto nei primi scambi di martedì. Un barile (159 litri) del North Sea Brent costava 71,20 dollari. Era quattro centesimi in meno rispetto a lunedì. Al contrario, il prezzo di un barile della US West Texas Intermediate (WTI) è leggermente salito a 62,37 (tasso di cambio del dollaro). I prezzi del petrolio stanno attualmente affrontando due tendenze opposte. I timori di un’ulteriore escalation della disputa commerciale tra Usa e Cina stanno creando un onere. Gli Stati Uniti hanno recentemente annunciato un aumento delle tariffe punitive sulle importazioni cinesi perché insoddisfatti dei negoziati commerciali. Pertanto, gli investimenti rischiosi come il petrolio greggio sono stati evitati.

D’altra parte, l’inflazione proviene dalla regione del Golfo Persico, ricca di petrolio. Lunedì, gli Stati Uniti hanno annunciato che trasferirà una portaerei (la Lincoln) e uno squadrone di bombardieri in Medio Oriente. Lo sfondo è la disputa sul programma nucleare iraniano. Inoltre, il Paese islamico ha minacciato a lungo di bloccare la rotta marittima di Hormuz, che è così importante per il trasporto di petrolio.