Organizzazione è… un valore aggiunto

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Organizzazione è… un valore aggiunto

Risolvere lo status dell’Unione Italiana è una delle priorità. Perché definirla un’associazione, come prevedono le Leggi in vigore, è riduttivo. Lo ha fatto presente il vicepresidente del Sabor e deputato italiano a Zagabria, Furio Radin, intervenuto ieri sera all’Assemblea di Sissano, dove il benvenuto ai consiglieri è stato dato… in musica. Il gruppo folcloristico della CI ha eseguito infatti due mantignade, canto popolare tipico della zona.
“L’UI è un’organizzazione, come sancito dal testo dall’Accordo italo-croato sulla tutela delle minoranze nazionali, che dobbiamo impugnare. Sembra ovvio, ma avere un’organizzazione, come scrive proprio nel citato Trattato, che ci rappresenta tutti, è un fatto straordinario. Ci rende forti, e apre la possibilità di un dibattito interno acceso, nel rispetto dell’istituzione. Per tutte queste ragioni, presenziare alle sedute dell’Assemblea UI, rappresenta per me un fatto fortemente voluto”, ha detto Radin, facendo presente che la differenza è anche sostanziale, frutto di battaglie politiche portate avanti dai deputati italiani al Parlamento sloveno, rispettivamente croato e dalla presidenza dell’UI. Radin non poteva non fare riferimento alle recenti polemiche sulle affermazioni del presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, deleterie “nei nostri confronti, e imposte” da chi ne ha approfittato in periodo elettorale. Al di là di tutto, resta un dato, ossia che i rapporti tra Italia e Croazia e Italia e Slovenia “non sono minimamente intaccati”. Il futuro verso il quale dovremo guardare, ha concluso Radin, è quello in cui verranno rispettate le opinioni, e questa sarà la “fase della tolleranza”.
Il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, ha accennato pure alla diatriba strumentale e faziosa, che ha accompagnato la proiezione a Isola del film “Red Land – Rosso Istria”, ma ha concentrato il suo discorso introduttivo sugli impegni della serata, ossia l’approvazione dei documenti che consentiranno all’UI di superare nei tempi più veloci possibili tutte le complesse procedure che porteranno alla firma, alla registrazione e all’attuazione delle Convenzioni con il Ministero italiano degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. “Ciò per dare delle certezze alle nostre istituzioni, affinché non si ripeta la situazione che si era venuta a creare lo scorso anno”. Tremul ha riferito di aver parlato con funzionari di Roma e il commissario dell’Università Popolare di Trieste, Francesca Adelaide Garufi, in relazione al versamento dei finanziamenti del 2018, che dovrebbero venir corrisposti a breve. Si parla di una “cifra con sei zeri finali”, ha rilevato Tremul.

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