Modrić. Giudici «comprensivi»

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Modrić. Giudici «comprensivi»

ZAGABRIA | Il capitano della nazionale di calcio della Croazia Luka Modrić, accusato dalla Procura di Stato di falsa testimonianza nel caso Mamić, si presenterà dinanzi ai giudici di Zagabria e non davanti a quelli di Osijek. La Corte suprema ha infatti accolto il ricorso presentato dai legali del calciatore che hanno richiesto il trasferimento dell’incartamento a Zagabria perché è in questa città che l’imputato ha la residenza.
“Le circostanze evidenziate nel ricorso giustificano la decisione presa. Il processo penale sarà ovviamente più facile e meno costoso se si terrà al Tribunale comunale di Zagabria invece che a Osijek”, si legge nella decisione della Corte suprema pubblicata ieri sul sito web del Tribunale. Uno dei legali di Modrić, Laura Valković, ha dichiarato che l’incartamento è stato già trasferite al Tribunale comunale di Zagabria, che per il prossimo autunno dovrà convocare l’udienza preliminare durante la quale i giudici decideranno se confermare le accuse e rinviare il calciatore giudizio, oppure rigettarle o rimandare il fascicolo agli inquirenti per ulteriori accertamenti.
Ricordiamo che la Procura imputa al capitano dei “vatreni” di avere il 13 giugno 2017 presso il Tribunale regionale di Osijek, durante il processo che vede coinvolto Zdravko Mamić e altre 3 persone, consapevolmente mentito quando ha dichiarato che gli annessi al contratto da calciatore professionista, che regolavano la suddivisione 50:50 tra lui e il club della somma derivante dalla vendita del suo cartellino, erano stati firmati a ogni rinnovo del contratto di lavoro con il suo club (la Dinamo Zagabria). Il capitano della nazionale croata di calcio aveva pure sostenuto di averli firmati anche prima di lasciare la squadra perché, come aveva sottolineato, vi era la necessità di cambiare il conto corrente sul quale doveva essere saldato il 50 p.c. della cifra pattuita.
Secondo la Procura di Stato quanto dichiarato non corrisponde assolutamente al vero, o meglio, Luka Modrić avrebbe mentito sapendo di mentire perché gli annessi contrattuali in questione li avrebbe firmati quando non era più un giocatore della Dinamo Zagabria, ma aveva già da un pezzo cambiato casacca.

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