Il simbolo di Spalato, il Palazzo di Diocleziano, è stato oggetto di un atto vandalistico che mai si era visto nella storia recente. Sul vestibolo, cuore dell’imponente complesso architettonico fatto edificare dall’imperatore Diocleziano, sono apparse ieri mattina scritte volgari e offensive che nel pomeriggio sono state riscontrate anche sulla Porta Aurea, ovvero sulla principale porta monumentale della cinta muraria della città. Scioccati si sono detti i cittadini di Spalato che, stando a quanto riportato dai media locali, praticamente all’unanimità hanno condannato l’atto vandalico, perché il Palazzo di Diocleziano ha una valenza simbolica che va oltre ogni controversia. Chi non ha utilizzato mezzi termini per condannare il gesto è stato il sindaco Andro Krstulović Opara. “Condanno fermamente il culturocidio nel nucleo storico della città – ha dichiarato –. Questa non è Spalato, questi o questo che hanno fatto quelle scritte non possono ritenersi spalatini”. Il primo cittadino ha poi augurato che i responsabili vengano quanto prima fermati dalle forze dell’ordine e consegnati alla giustizia. “Che paghino quanto prima per il danno causato al nostro inestimabile patrimonio”, ha sottolineato il sindaco.
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