Fondi FVG. Pubblicata la graduatoria

L’UPT ha reso nota la classifica dei progetti che verranno finanziati. Piuttosto perplesso il presidente dell’UI Maurizio Tremul

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Fondi FVG. Pubblicata la graduatoria

L’UPT ha pubblicato la graduatoria del Bando per l’esecuzione dei progetti finanziati dalla Regione Friuli Venezia Giulia. A seguito del Bando pubblicato dall’Università Popolare di Trieste il 3 maggio 2019, per l’esecuzione di progetti finanziati dalla Regione FVG, volti a promuovere la conservazione e lo sviluppo del patrimonio culturale e linguistico del gruppo etnico italiano dei Paesi dell’ex Jugoslavia e i rapporti dello stesso gruppo con la nazione italiana, per un ammontare complessivo di 570.000,00 euro, sono stati resi noti i progetti che saranno finanziati nel corso del 2019. I progetti, rileva l’UPT, sono stati valutati sulla base di una serie di precisi criteri, come indicati dal bando, quali ad esempio la qualità delle proposte culturali e il grado di innovatività delle stesse, la rilevanza territoriale, l’ottimizzazione delle risorse, nonché la spesa storica su finanziamenti regionali destinata ai singoli soggetti rappresentativi.

 

Tremul: Validi i progetti UI

Il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, da noi contattato, ha ribadito la posizione della massima organizzazione rappresentativa della Comunità nazionale italiana, decisamente contraria al sistema dei bandi.
Speriamo che questo sistema possa essere superato quanto prima, ha dichiarato Maurizio Tremul, sottolineando che il risultato del Bando per l’esecuzione dei progetti finanziati dalla Regione Friuli Venezia Giulia dimostra che sono stati approvati molti dei progeti che l’Unione Italiana aveva proposto per le scuole della CNI, per le Comunità degli Italiani e per altre iniziative di rilievo della Comunità nazionale italina. Il fatto stesso che questi progetti siano stati approvati conferma che si trattava di progetti validi e importanti per la minoranza nazionale italiana, ha evidenziato Maurizio Tremul. Pertanto, ha aggiunto, il presidente dell’Unione Italiana, si poteva benissimo evitare questo tipo di procedimento.

CNI. Dimostrata la compattezza

Il presidente dell’Unione Italiana ha pure manifestato soddisfazione per il fatto che l’appello scaturito dalla riunione degli stati generali della CNI a Gallesano sia stato ampiamente recepito dalle diverse realtà del mondo minoritario. Anche in questo caso, dunque, la minoranza, com’era negli auspici dei vertici, ha saputo dimostrare la sua compattezza. A questo punto la programmazione delle attività può proseguire. Si può arrivare alla riunione del Comitato di coordinamento delle attività in favore della CNI e approvare i progetti da finanziare con i fondi della Nazione madre.

Soggetti rappresentativi…

Scorrendo la graduatoria sia dei progetti ammessi a finanziamento, sia di quelli non ammessi a finanziamento, il presidente dell’Unione Italiana non ha potuto non manifestare delle perplessità. La legge regionale, ha ricordato Tremul, rileva infatti che i “beneficiari”, ovvero coloro che possono richiedere i contributi per la realizzazione dei progetti, sono i soggetti rappresentativi del gruppo etnico italiano in ex Jugoslavia. Pertanto il presidente dell’UI si è chiesto quali siano statati i criteri con i quali sono stati individuati i soggetti rappresentativi del gruppo etnico italiano nell’ex Jugoslavia. “Tra questi vi sono dei soggetti ammessi al finanziamento che la CNI non ha mai riconosciuto come rappresentativi. Se tali fossero questi soggetti dovrebbero partecipare a tutta una serie di altri processi decisionali previsti dalle norme della Costituzione e delle leggi in vigore in Slovenia e Croazia”, ha rilevato Tremul, aggiungendo che continuerà a porsi e anche porrà questa domanda”. La questione, dunque, resta aperta ed è probabile che verrà posta sul tavolo nei fori che contano.

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