Governo: Pahor incontra i leader politici

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Governo: Pahor incontra i leader politici

LUBIANA | Il primo giro di consultazioni formali del presidente della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor, con i rappresentanti dei partiti politici ha messo in evidenza che attualmente né Janez Janša né Marjan Šarec non sono ancora in grado di mettere insieme una maggioranza parlamentare. Perciò non si sa ancora a chi Pahor assegnerà il mandato per la formazione del nuovo governo.
Alle elezioni del 3 giugno il Partito democratico sloveno di Janša ha ottenuto 25 seggi in Parlamento sui complessivi 90, quasi il doppio di quelli (13) ottenuti da Šarec. Però quest’ultimo ha un potenziale di coalizione maggiore rispetto a Janša, accusato dagli avversari politici di aver radicalizzato le sue posizioni fino a sconfinare nell’estrema destra, in particolare per quanto concerne il problema dei migranti, sul quale sarebbe quasi in sintonia con il premier ungherese Viktor Orban.
Dopo le elezioni, in cui la soglia parlamentare è stata superata da ben 9 partiti, Pahor aveva rilevato che avrebbe affidato l’incarico a Janša, se Šarec nel frattempo non fosse stato in grado di dimostrare di poter mettere formare una maggioranza di governo.
Danijel Krivec, del Partito democratico sloveno guidato da Janša, dopo aver discusso con il presidente della Repubblica, ha rilevato: “Siamo pronti a collaborare con tutti i partiti con cui possiamo coordinare il nostro programma”. Branko Golubović (Lista Marjan Šarec) ha informato il capo dello Stato che Šarec sta negoziando con 5 partiti di centro e di sinistra per formare una coalizione di governo. Ha perciò chiesto a Pahor di non prendere una decisione sul presidente incaricato fino a venerdì, quando potrebbe essere pronta la bozza del contratto di coalizione tra i partiti pronti a sostenere Šarec come premier.
Da rilevare che nel corso di questa settimana la Camera di Stato del Parlamento sloveno sarà chiamata a esaminare una serie di questioni urgenti, tra cui due temi caldi attinenti ai rapporti con la Repubblica di Croazia, ovvero il nodo della Banca di Lubiana e quello della sentenza della Corte d’arbitrato.

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