Etnie. Un importante elemento di ricchezza e collegamento

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Etnie. Un importante elemento di ricchezza e collegamento

LUBIANA | In Slovenia l’Italia può fare affidamento su moltissimi amici. Lo testimoniano le decine di ospiti accorsi ieri al ricevimento offerto dall’Ambasciatore d’Italia a Lubiana, Paolo Trichilo, in occasione della Festa della Repubblica (2 giugno). All’appuntamento, svoltosi negli ambienti del Museo civico di Lubiana, sono intervenuti numerosi rappresentanti delle istituzioni slovene, del mondo della cultura e dell’imprenditoria, ma anche tantissimi esponenti della Comunità nazionale italiana, ad iniziare dall’onorevole Roberto Battelli e dal suo successore al seggio specifico riservato alla minoranza italiana alla Camera di Stato della Repubblica di Slovenia, Felice Žiža. Erano presenti all’evento pure il Console generale d’Italia a Capodistria, Giuseppe D’Agosto, e una delegazione dell’Università Popolare di Trieste.

Nel suo discorso, l’Ambasciatore Paolo Trichilo ha posto in evidenza la solidità dei rapporti istituzionali ed economici che caratterizzano le relazioni tra Lubiana e Roma. Ha rivolto un particolare saluto ai connazionali. “Un importante elemento di ricchezza di questo Paese e di collegamento fra i nostri Stati, cosi come lo è la minoranza slovena in Italia”, ha rilevato Trichilo.
Nel corso del ricevimento l’Ambasciatore ha consegnato a Tamara Gruden, funzionaria del Parlamento di Lubiana, la medaglia di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia conferitale dal Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, su proposta della Farnesina.
Nel corso della serata gli ospiti hanno avuto modo di ammirare la mostra “Aurea Crux. Sacro e mito nell’oro dei Longobardi”. Un evento presentato dai direttori del Museo civico di Lubiana e del Polo museale del Friuli Venezia Giulia, rispettivamente Blaž Peršin e Luca Caburlotto. Nell’ambito dell’esposizione sono state presentate per la prima volta sei suggestive croci auree risalenti all’epoca longobarda. Reperti rinvenuti nel 2012 nell’ambito degli scavi archeologici effettuati nei pressi di Cividale del Friuli ed esposti per la prima volta al pubblico.

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