Salvi i vicesindaci della CNI

Le modifiche alla Legge sulle autonomie locali e regionali non comporteranno una perdita della rappresentanza delle minoranze. Rassicurazioni del ministro Ivan Malenica in una lettera all’Unione Italiana

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Salvi i vicesindaci della CNI

Il Sabor ha dato luce verde all’inserimento delle proposte di modifica della Legge sull’autogoverno a livello locale e territoriale (regionale) nell’Ordine del giorno della seduta parlamentare in corso a Zagabria. La bozza di normativa sarà discussa con procedura d’urgenza affinché le sue disposizioni, qualora approvate, possano essere applicate già in occasione delle elezioni amministrative in calendario nel 2021.
Il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, e il presidente della Giunta esecutiva dell’UI, Marin Corva, unitamente al vicepresidente del Sabor e deputato della Comunità Nazionale Italiana al Parlamento di Zagabria, Furio Radin, hanno partecipato per tempo al dibattito pubblico sul disegno di legge e si sono rivolti anche direttamente al ministro della Giustizia e dell’Amministrazione, Ivan Malenica. L’intento dell’On. Radin e dell’UI, nella sua veste di organizzazione unitaria e apicale della CNI, era teso a promuovere gli interessi dei connazionali, più correttamente ad assicurarsi che l’annunciato taglio del numero dei vicepresidenti di Regione e dei vicesindaci a livello municipale e comunale non risulti in una riduzione dei diritti acquisti. Da quanto emerso nella lettera inviata dal ministro Malenica all’UI, alla Regione istriana e alla Città di Rovigno – che pure si sono espresse in materia –, le modifiche di legge studiate dai Banski dvori al fine di ridurre il numero dei funzionari e di conseguenza pure i costi delle autonomie locali non andranno a incidere sul diritto degli appartenenti alle minoranze nazionali di poter scegliere direttamente i vicepresidenti e i vicesindaci eletti nelle file delle loro Comunità nazionali. Furio Radin ci ha spiegato di aver concordato la lettera in un incontro sostenuto con il ministro Malenica, avvalendosi del grande aiuto fornitogli dal vicepremier con delega per gli affari sociali e i diritti umani, Boris Milošević, e con la partecipazione attiva dell’UI.

Maurizio Tremul e Ivan Malenica in una foto di repertorio

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