Grande il valore storico e culturale

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Grande il valore storico e culturale

ZAGABRIA | Sabato 2 giugno la Repubblica Italiana ha compiuto 72 anni. Come ogni anno la Festa della Repubblica è stata celebrata in tutto il mondo con ricevimenti offerti da Ambasciate e Consolati, nonché dalle associazioni e dalle altre realtà presenti sul territorio. Così è stato anche a Zagabria, dove ieri sera nella splendida cornice dell’albergo Esplanade con il magnifico sottofondo delle note di Vivaldi, l’Ambasciata d’Italia ha offerto un ricevimento al quale hanno preso parte importanti personalità della scena pubblica, istituzionale, politica, economica nazionale e non solo, a conferma delle forti sinergie tra Italia e Croazia. A fare gli onori di casa è stato l’Ambasciatore Adriano Chiodi Cianfarani accompagnato dalla consorte Ilda Ferro Chiodi, che hanno dato il benvenuto, insieme al personale dell’Ambasciata, tra gli altri, al vicepresidente del Sabor, Željko Reiner, al presidente dell’Unione Italiana, deputato della CNI nonché vicepresidente del Sabor, Furio Radin, al ministro del Lavoro e del Sistema Previdenziale Marko Pavić e a Dario Mihelin consigliere diplomatico del Presidente della Repubblica, Kolinda Grabar-Kitarović, al sindaco della Capitale Milan Bandić, al Console generale d’Italia a Fiume, Paolo Palminteri. Presenti anche il direttore dell’Accademia croata per le scienze e le arti, Zvonko Kusić, il rettore dell’Università di Zagabria Damir Boras, la vicepresidente della Regione istriana Giuseppina Rajko, la presidente della CI di Zagabria, Daniela Dapas, l’ex ministro degli Esteri, Miro Kovač, segretari di Stato, parlamentari, ambasciatori, e imprenditori, tutti a rendere omaggio al tricolore italiano, alla Repubblica e agli italiani in patria e nel mondo.

L’intervento dell’Ambasciatore

A condurre la serata è stato il segretario dell’Ambasciata d’Italia a Zagabria, Mattia Mazza, che ha introdotto l’intervento dell’Ambasciatore che in apertura ha ricordato le tappe che hanno portato alla nascita della Repubblica. “Celebriamo oggi il 72.esimo anniversario della nascita della Repubblica Italiana, che, in esito al referendum del 2 giugno 1946, determinò per il Paese la forma repubblicana, in un percorso poi conclusosi, un anno e mezzo dopo, il 1.mo gennaio 1948, con l’adozione della Costituzione – ha dichiarato Chiodi Cianfarani per poi continuare –. Due successive date, hanno poi segnato la vita della Repubblica Italiana: l’adesione al Patto Atlantico nel 1949 e la firma a Roma, il 25 marzo 1957, quale membro cofondatore, del trattato istitutivo di quella Comunità economica europea, poi trasformatasi nell’odierna Unione europea”.

Un cammino comune

“Un’Unione europea che vede Italia e Croazia, Croazia e Italia – ha proseguito – impegnate in un comune cammino di crescita, in una fase in cui la costruzione europea si trova a dover affrontare numerose sfide. Italia e Croazia, Croazia e Italia, condividono oggi un rapporto forte, andatosi cementando nel corso degli anni, grazie anche alla comune visione dei propri interessi strategici. È anche in questa cornice che i nostri due Paesi guardano oggi con grande fiducia ai rapporti bilaterali, avendo saputo scrivere pagine nuove di vicinanza e amicizia. Relazioni che sono sempre rimaste, indissolubilmente e profondamente legate da una comunanza di radici storiche e culturali, che partono fin dall’antichità e arrivano ai giorni nostri. Relazioni che vedono i due Paesi uniti da un rapporto forte in tutti i settori, da quello politico a quello economico, sia in termini di interscambio che d’investimenti. Da quello culturale a quello scientifico.

Il ruolo delle minoranze

L’Ambasciatore ha poi ricordato la visita di qualche giorno fa del Capo dello Stato croato a Roma. “Questa celebrazione si svolge a pochi giorni dalla visita ufficiale in Italia della Presidente Kolinda Grabar-Kitarović. Una visita che ha contribuito a consolidare il livello della partnership tra i nostri due Paesi. Una missione quella della Presidente Grabar-Kitarović poi seguita dalla sua visita alla comunità autoctona croata in Molise. A conferma dell’attenzione che entrambi i Paesi riservano alle rispettive minoranze autoctone, anche, ma certo non soltanto, quale valore aggiunto nell’arricchimento del rapporto bilaterale fra i due Paesi. Ma anche quale riconoscimento del valore storico e culturale che esse rivestono per entrambi i Paesi. E con l’occasione vorrei salutare i rappresentanti della Comunità nazionale italiana in Croazia, qui presenti.”

Importanti appuntamenti

“Un rapporto bilaterale, quello fra Italia e Croazia che ha visto il 2018 aprirsi con la sessione del Comitato dei ministri riunitosi a Roma sotto la copresidenza dei due ministri degli Esteri, quale ulteriore premessa per la continuazione di un dialogo politico fra il governo croato e il nuovo governo italiano. Un dialogo che risulterà senz’altro arricchito anche dalla prossima sessione del Comitato dei ministri che sarà ospitata qui in Croazia. Un 2018 che vede anche la felice concomitanza di presidenze croate e italiane in organizzazioni multilaterali, a vocazione regionale, di grande rilievo. Quelle della Croazia in INCE e Consiglio d’Europa, quelle dell’Italia nell’OSCE e nello IAI-EUSAIR. Approfitto di quest’occasione per formulare alla Croazia ogni miglior successo nell’esercizio delle proprie presidenze”.

Sfide future

Nella parte finale del proprio intervento, Adriano Chiodi Cianfarani ha parlato delle sfide future che attendono il Bel Paese. “A 72 anni dalla sua nascita – le sue parole – l’Italia contempla con soddisfazione i risultati raggiunti, ben consapevole tuttavia delle numerose sfide con cui è oggi confrontata e che l’attendono, sia sul piano interno, sia su quello europeo e internazionale, con l’aspirazione a consolidare sempre più il proprio impegno e il proprio ruolo costruttivo. Sia nel quadro dei rapporti bilaterali, che della collaborazione in ambito europeo e regionale, come pure nell’ampio quadro delle Nazioni Unite”. L’Ambasciatore ha tenuto anche a ringraziare gli sponsor del ricevimento, ovvero Zagrebačka Banka, Privredna Banka e Fiat Chrysler Automobiles: “Oltre che un contributo finanziario, anche un contributo alla nostra capacità di fare sistema in questo Paese. Di fare sistema fra istituzioni pubbliche e private italiane”. Chiodi Cianfarani ha voluto ringraziare anche Silvano Dubravko Fazlić “per aver voluto fare omaggio dei vini della Sardegna”. Una serata di festa, organizzata molto bene, che ha ribadito gli ottimi rapporti politici e non solo che legano i due Paesi.

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