Crisi identitaria e disaffezione

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Crisi identitaria e disaffezione

ROVIGNO | Crisi identitaria e disaffezione dei connazionali verso l’Unione Italiana e le Comunità degli Italiani sono stati elencati, dai candidati della Lista Pellizzer, come i principali motivi della scarsa affluenza alle elezioni dell’8 luglio.

I candidati indipendenti eletti a Rovigno alla carica di consiglieri dell’Assemblea UI, Gianfranca Šuran, Gianclaudio Pellizzer, Ines Venier e Claudio Rocco, hanno messo in rilievo i dati che nel 1991 hanno visto recarsi alle urne il 90% degli aventi diritto di voto, mentre oggi tale numero si è ridotto al 17%. Soltanto dal 2014 al 2018 si registrano 8mila elettori in meno. “Una tendenza pericolosamente negativa che però non è avvenuta in maniera discontinua, negli ultimi anni, ma va avanti costantemente dal 1991. Sono cifre che dovrebbero far riflettere e che testimoniano che si è arrivati a un punto critico”.
La data inadatta e il mancato invito diretto al voto, dovuto anche dall’applicazione del Regolamento sulla tutela dei dati personali, individuati da taluni come possibili cause della scarsa affluenza alle urne domenica scorsa, secondo i consiglieri della Lista Pellizzer sono giustificazioni ipocrite. “Dobbiamo essere onesti con noi stessi. Si tratta, invece, di un’insoddisfazione dilagante dei connazionali rispetto all’operato delle CI e dell’UI“, ha asserito Gianclaudio Pellizzer. “Molti hanno insinuato che le CI con la minore percentuale di votanti siano state quelle nelle quali è presente l’ex gruppo La Svolta. Ebbene, quest’affermazione è errata, perché come primo un’affluenza minima è stata registrata anche a Umago e a Pola, e come secondo nelle CI più piccole la percentuale di votanti è maggiore, perché le informazioni si diffondono in maniera più capillare, ma tale percentuale poco incide, infine, sul totale.

Esistenza a rischio

I quattro ex consiglieri del gruppo La Svolta, hanno invitato, pertanto, tutti i dirigenti a prendere atto del disinteresse dei connazionali verso le elezioni e a una riflessione “sulla crisi identitaria e sulla necessità di ammettere che la nostra esistenza è a rischio e che è urgente un ripensamento su chi siamo attualmente e sulle strategie di rinnovo identitario“. Questo sarà anche il primo compito della Lista Pellizzer, che vede la soluzione nell’ammodernamento identitario, all’interno dell’Assemblea UI. Da qui, anche lo slogan “Con la tradizione verso il futuro“, perché, come spiegato da Gianfranca Šuran, accanto alla tutela del patrimonio tradizionale, l’identità della CNI, in chiave politica e sociale, va rimodernata e ripensata. “L’esito di queste elezioni mette in seria discussione la legittimità e la rappresentanza degli eletti rispetto a tutto il nostro elettorato e deve essere letto quale segnale d’allarme rispetto alla necessità di trovare nell’immediato nuove forme d’azione e coinvolgimento dei connazionali alla vita non soltanto artistico-culturale, ma pure alla nostra vita sociale e a quella politica“, ha aggiunto Pellizzer.

Sistema elettorale

Dal punto di vista democratico, i consiglieri della Lista vedono queste elezioni come una sorta di debacle per l’UI e per le CI. “Al presidente dell’UI – come pure a una quarantina di consiglieri dell’Assemblea presentatisi alle elezioni con liste blindate – bastava un solo voto per essere eletto”. In quanto alla mancata proposta di un candidato alle cariche di presidente e presidente della Giunta esecutiva all’interno dell’Unione da parte dell’opposizione, dalla Lista Pellizzer rilevano che il sistema elettorale e il vantaggio derivante dagli anni d’esperienza alle cariche dirigenziali sono fattori che penalizzano, in partenza, chiunque voglia candidarsi
Rammentano, inoltre, il fatto che i consiglieri de La Svolta siano stati sempre trattati da opposizione all’interno dell’Assemblea UI. “Ci si è posti la domanda sul perché l’opposizione non si sia candidata a nessuna delle massime cariche. Rilanciamo la domanda: ma è mai possibile candidarsi all’opposizione? Esiste in democrazia un seggio specifico per i candidati dell’opposizione?“, si sono chiesti, infine, dalla Lista Pellizzer.

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