Čolak sta trainando la squadra a suon di gol

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Čolak sta trainando la squadra a suon di gol

Grazie ai due gol siglati su calcio di rigore al Drosina di Pola, l’attaccante Komnen Andrić (Inter) guida la classifica cannonieri dopo la sedicesima giornata del campionato croato. Il serbo è a quota dieci. Lo inseguono altri quattro stranieri e un croato, figlio di emigrati nato 25 anni fa a Ludwigsburg, in Germania: la punta di diamante del Rijeka, Antonio Mirko Čolak, è a quota otto gol come il polacco Zwolinski (Inter). Poi ci sono il kosovaro Kastrati (Lokomotiva), l’argentino dell’Istra Mierez, e il brasiliano del Rijeka Heber, con sette gol realizzati. Čolak è un intruso nel mix di bomber dalla Serbia al Brasile…
Antonio Mirko (nome preso dalla zio) arrivò a Fiume a inizio gennaio, presentandosi con sei gol e altrettanti assist nella seconda parte dello scorso campionato. Poi rimase quasi a digiuno (solo un gol con il Rudeš in agosto a Rujevica) nelle prime dieci giornate di campionato della gestione Matjaž Kek. Čolak è letteralmente esploso con l’arrivo dell’allenatore Igor Bišćan. Cifre alla mano, in sei partite di campionato con il tecnico zagabrese in panchina Čolak non ha segnato soltanto con l’Hajduk a Spalato. Sette gol in cinque incontri, con doppiette all’Inter (nella prima di Bišćan) e nell’ultimo appuntamento, quello con l’Osijek sulle rive della Drava. Čolak ha coronato le bella prestazione dei fiumani, la migliore della gestione Bišćan, mettendo a segno un gol di testa, mentre per quello decisivo si è trovato al posto giusto quando bisognava metterla soltanto dentro. Come del resto si attende dalle prime punte. Čolak avrebbe potuto risolvere l’incontro già nel primo tempo. Due i palloni invitanti, ma il portiere Malenica era in giornata. Con i sette gol in campionato Čolak ha ripagato Bišćan per la fiducia, con tutta la squadra che gli serve i palloni utili. Ma Antonio Mirko è anche uno che difende, il primo quando la squadra è senza palla. Čolak (8), Heber (7) e Gorgon (4) sono il terzetto fiumano con l’instinto del gol. Insieme hanno realizzato 19 gol sui 28 segnati dai fiumani nelle prime sedici giornate di campionato. Tredici (con cinque subiti) nelle sei partite di Bišćan. Sono soltanto due i punti (pareggio con l’Hajduk al Poljud) persi su 18 in palio. Il Rijeka sprizza salute da tutti i pori e Bišćan ha ridisegnato la squadra. Čolak è diventato un “nove” fisso, un faro che illumina il gioco della squadra. La novità è il tandem di centrocampisti arretrati Lončar-Pavičić, con Gorgon sul lato alto del triangolo di centrocampo, come seconda punta dietro a Čolak. Stjepan e Domagoj hanno cambiato la fiosofia di gioco.
Corrono incontro al “vincitore Bišćan” i critici che prima del suo arrivo sostenevano che il Rijeka non avesse la qualità per lottare per le prime posizioni. Lo zagabrese ha portato i fiumani a dividere il secondo posto con la Lokomotiva, che sabato arriva a Rujevica dopo la sfida di ieri a Zagabria in Coppa Croazia. Bišćan è la mossa azzeccata di Damir Mišković, il presidente del Rijeka che sosteneva che questa squadra ha un grande potenziale. Anche in tribuna, dove spesso andava a finire il povero Čolak… Bišćan ha dato fiducia a Lončar e Pavičić, promuovendo Antonio Mirko a prima punta e la squadra ha iniziato a girare. Il Rijeka vince divertendo, per ulteriori informazioni in merito chiedere a Dinamo e Osijek…

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