Eventi musicali estivi in Dalmazia. E Fiume?

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Eventi musicali estivi in Dalmazia. E Fiume?

Fervono ancora nell’aria le impressioni e i commenti in relazione alle tante manifestazioni festivaliere in cui la musica la fa da padrona, disseminate lungo la frastagliata costa della Dalmazia, punteggiata di città e cittadine che con le loro magiche atmosfere sembrano tagliate fuori dal tempo e paiono irradiare e vivere tutt’oggi della bellezza antica che le adorna. Costellate di chiese rinascimentali e barocche – le quali portano i raffinati segni dell’artistica genialità veneta e perfino romana – da palazzi patrizi, piazze armoniose e fontane, questi antichi centri urbani accolgono nel loro grembo caldo d’estate spettacoli e concerti, i quali allietano i tantissimi vacanzieri che brulicano come un formicaio per le strade, viuzze e calli della Dalmazia.

A ben guardare, in proporzione alla piccolezza territoriale della Croazia, codeste manifestazioni culturali risultano essere davvero tante e ciò rappresenta un punto d’onore per questo Paese, in quanto indice di una viva consapevolezza dell’importanza che l’alta cultura riveste in campo sociale e turistico.
Non vi è dubbio che i Giochi estivi di Ragusa (Dubrovnik) signoreggino per qualità, diversità e densità di eventi su tutto il panorama culturale. Fondati dal grande von Matačić, tutt’oggi raccolgono la crema della musica internazionale. Quest’estate, fra i tanti concertisti di alto livello, hanno spiccato Mischa Majsky e il giovane Daniil Trifonov, quest’ultimo autentico genio della tastiera e star mondiale assoluta del pianoforte; dopo aver letteralmente mandato il pubblico in estasi, giustamente si è conquistato il Premio Orlando, quale migliore concertista del Festival!
Del Festival di Spalato con la sua trentina di spettacoli di prosa, sinfonici, lirici, letterari, artistici non vogliamo neanche parlare, perché ci verrebbe un attacco di bile.
Si mantengono sempre su altissimi livelli pure le Serate musicali di Ossero, sull’isola di Cherso, ove si sono esibiti non solo i migliori concertisti nostrani e complessi esteri – il Coro dell’Opera nazionale di Vienna, la famosissima “Arpeggiata”, gruppo francese di musica antica, il trio spagnolo “Arbos” e altri – ma pure le giovani stelle internazionali Aljoša Jurinić, Ivan Krpan (vincitore del “Ferruccio Busoni”) e il giovanissimo pianista fiumano Ivan Vihor Krsnik Čohar.
Sta lievitando di anno in anno il Festival di musica di Zara, che ha ingaggiato diversi ottimi complessi stranieri nel suo ricco programma, ed è andata a tutto vapore la manifestazione musicale della bella Rovigno, con ben dieci concerti da camera eseguiti da artisti dall’Italia, Austria, Grecia, Cechia.
Cribbio! Ma da dove li tirano fuori tutti questi soldi ‘ste cittadine – e non abbiamo messo nell’elenco Castua, Crikvenica, Veglia e una miriade di cittadelle e villaggetti – che con Fiume non possono certo competere! Le Notti estive di Fiume che già nel 2017 erano una miseria, quest’anno a parte un “Falstaff” e uno spettacolo di prosa, praticamente non esistono più! Meno male che si è tenuto almeno il Concorso internazionale di canto “Zinka Milanov” e che l’Opera di Fiume ha finalmente concordato con il Festival di Pola gli spettacoli ”Aida” e “Carmina Burana”, riscuotendo un grosso successo; ma queste uscite non c’entrano con le Notti fiumane. Come si spiega che Fiume non abbia mai i quattrini per qualche concerto da camera? Qual è il male oscuro di questa città, dei suoi potentati, che invece di crescere va indietro come il gambero (in tutti i settori)? Come si spiega, quest’inerzia, questo letargo, tale depressione cronica? Chi vuole male a questa città? Che razza di strategia (dispersiva, confusa) culturale stanno mettendo in atto? Chi sono gli artefici di questa miseria? Chi sono gli incapaci?!
Ma non è finita, ecco la stoccata finale: domenica scorsa nella fantastica isola di Curzola – dove fino a qualche anno fa non c’era niente di niente – ha avuto inizio il VII Festival di musica barocca, che prevede una decina di serate. Terranno concerto l’Orchestra barocca di Helsinki, Cracow Royal Singers (Polonia), Les Musiciens de Mademoiselle de Guise (Francia), Canzona (Gran Bretagna), Poul Høxbro i Bolette Roed (Danimarca), con solisti di alto livello. Da parte croata si esibiranno gli ottimi ensamble Antiphonus e Hrvatski barokni ensambl.

Vado a mangiarmi le mani.

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