Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano in visita all’Archivio Museo storico di Fiume

Roma. Presenti all’incontro, oltre al direttore Marino Micich, il presidente della Società di Studi Fiumani Giovanni Stelli e Donatella Schürzel, vicepresidente nazionale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia

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Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano in visita all’Archivio Museo storico di Fiume
Il ministro Gennaro Sangiuliano depone una corona al cippo in onore dei caduti giuliano-dalmati. Foto: TRATTA DA IL DALMATA

Noto divulgatore della storia del confine orientale, anche Marino Micich, direttore dell’Archivio Museo storico di Fiume a Roma non si ferma mai e si capisce come la sua partecipazione a conferenze e convegni si intensifichi, in particolare nei giorni intorno al 10 febbraio, Giorno del ricordo. Tra i tanti eventi che lo hanno visto protagonista – come apprendiamo dall’ultimo numero de “Il Dalmata”, notiziario dell’associazione Dalmati Italiani nel mondo – Libero Comune di Zara in esilio – quello che ha avuto luogo nella sede dell’Archivio Museo storico dove, nel suo ruolo di responsabile del Museo, Micich ha accolto il ministro italiano della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

Il ministro a colloquio con Giovanni Stelli. Accanto a loro Marino Micich, Francesco Squarcia e Donatella Schürzel.
Foto: SOCIETÀ DI STUDI FIUMANI A ROMA

Erano presenti all’incontro, si apprende, anche il presidente della Società di Studi Fiumani di Roma Giovanni Stelli e il vicepresidente nazionale e presidente del Comitato dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di Roma Donatella Schürzel.
È stata la prima volta che un ministro della Repubblica, in tale veste, si è recato in visita a quest’importante istituzione. Quest’occasione – rileva Il Dalmata – ha rappresentato il giusto riconoscimento all’infaticabile impegno di Marino Micich e simbolicamente, di tutti coloro che si battono per il ricordo della storia degli esuli.
Volto noto del servizio pubblico ed ex direttore del Tg2, classe 1962, laureato in Giurisprudenza presso l’Università “Federico II” di Napoli e con in seguito un dottorato in Diritto ed Economia, il giornalista napoletano è stato scelto dal presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni per guidare uno dei dicasteri più delicati del governo in carica. La carriera giornalistica di Sangiuliano prese il volo agli inizi degli anni Duemila. Dopo alcune brevi parentesi a “Il Foglio” di Giuliano Ferrara e a “Libero”, con Vittorio Feltri, Gennaro Sangiuliano approdò in Rai. Come inviato della redazione regionale campana venne mandato a farsi le ossa in Bosnia ed Erzegovina, in Kosovo e poi in Afghanistan. Al rientro lo attende il Tg1. In breve tempo, nel 2003, viene nominato vicedirettore con a capo del telegiornale Augusto Minzolini. In quella posizione rimase per oltre 15 anni, assumendo un ruolo di spicco nelle gerarchie del servizio pubblico. A livello professionale la svolta della vita arrivò nel 2018, quando fu chiamato alla direzione del Tg2.
Prima dell’incontro con i rappresentanti delle associazioni degli esuli a Roma, il ministro ha fatto visita al Quartiere giuliano-dalmata e ha deposto una corona al cippo in onore dei caduti giuliano-dalmati. In tale occasione Donatella Schürzel ha invitato il ministro a tornare in visita al Museo diffuso che si va realizzando nel quartiere a cura delle associazioni storiche che vi hanno sede, in sinergia con l’amministrazione municipale e comunale. Il Museo ricade nel quartiere che è una parte dell’Eur strettamente legata alla tragedia dell’esodo dove vennero accolte, dal maggio del 1947 in poi, tante famiglie di esuli giuliani. Il fulcro del Quartiere è piazza Giuliani e Dalmati, nel cuore del rione, abbellita da una colonna su cui campeggia la lupa romana che proviene dall’arena di Pola, davanti la Chiesa di San Marco sormontata da un leone veneziano in pietra e accanto, la stele su cui spiccano i nomi delle città irredente e una terzina di Dante: “Tu lascerai ogni cosa diletta più caramente”.

Sangiuliano sfoglia alcuni documenti custoditi nel Museo
Foto: SOCIETÀ DI STUDI FIUMANI A ROMA

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