Addio a Iginio Udovicich, autore di Leggende istriane

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Addio a Iginio Udovicich, autore di Leggende istriane

Si è spento a Sesto Fiorentino, Iginio Udovicich, nato a Pola nel 1929, autore del volume “Leggende istriane”, edito da Apice Libri nel 2014. Studiò prima nella sua città natale e in seguito a Gorizia. Conseguita la maturità scientifica emigrò in Canada, dove visse per quindici anni. Rientrato in Italia scelse di vivere a Firenze. Nonno di sei nipoti, fu assiduo collaboratore dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e scrisse spesso anche sul giornale degli esuli “L’Arena di Pola”.

Le sue ricerche riguardano soprattutto la diaspora giuliano-dalmata e il folklore istriano.

In “Leggende istriane” che è il seguito di “Storie e leggende istriane”, ristampa della tesi di laurea discussa da Maria Secacich, docente di italiano, latino e greco, all’Università cattolica di Milano nell’anno accademico 1938-1939 della quale lui era pronipote e allievo (edito dal Libero Comune di Pola), Iginio Udovicich raccolse le leggende più significative dell’Istria, che affondano le loro radici nell’anima dei suoi abitanti; spaccati di una vita semplice, ma dura e faticosa, condizionata da una natura ostile e da un territorio impervio e poco ospitale, come racconta la leggenda della formazione del Carso: la fantasia popolare ha immaginato che fosse stato originato da un dispetto del diavolo, a cui il Signore non ebbe tempo di rimediare perché impegnato nella creazione di Adamo ed Eva. Realtà e fantasia si incontrano per dare origine a storie che sono lo specchio di una parte del nostro passato, di ciò che la memoria ha conservato del rapporto col territorio, delle antiche credenze popolari, dei riti legati al trascorrere delle stagioni e al ciclo della vita. Leggere le fiabe e le leggende istriane è come viaggiare nel passato per recuperare le tradizioni legate all’Istria. Nel volume di Udovicich realtà e fantasia si incontrano per dare origine a un ricco apparato di storie che sono lo specchio di una parte del passato, di ciò che la memoria ha conservato del rapporto col territorio, delle antiche credenze popolari, dei riti legati al trascorrere delle stagioni e al ciclo della vita.

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