ORLANDERIE Il Sole di Rabuzin splende sul Monte Maggiore

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ORLANDERIE Il Sole di Rabuzin splende sul Monte Maggiore

Il Sole di Rabuzin conquistato un anno fa sul manto erboso dello stadio Aldo Drosina di Pola sta ancora illuminando la scena di Rujevica, dall’alto del Monte Maggiore. Opera di Igor Bišćan, nel frattempo diventato ex allenatore del Rijeka e che in quella finale era riuscito a imbavagliare una Dinamo in formato europeo di Nenad Bjelica. Che si sia trattato di un miracolo? No, perché nel calcio non ne esistono. Bisogna crederci ed essere sempre convinto di potercela fare. I fiumani lo erano eccome, credevano fermamente nella tattica disegnata da Igor Bišćan.
Il Sole di Rabuzin splende tuttora dal Monte Maggiore. Ha illuminato la squadra di Simon Rožman anche nei quarti di Coppa Croazia, quando il Rijeka, in una partita praticamente perfetta, ha fatto fuori la Dinamo (1-0). Gli zagabresi si erano poi nascosti dietro alla bora, che non li… lasciava giocare a calcio. In quell’occasione la compagine quarnerina aveva tirato fuori gli artigli, il tutto appena quattro giorni dopo la beffa con la Lokomotiva in apertura di stagione, nella fase discendente del campionato. Forse non tanto per il risultato, quanto per il gioco messo in mostra dopo il buon collegiale di Umago.
Rožman preparò a Bjelica un’imboscata tattica, con tanto di cambio di uomini e numeri. Optò per il 3-5-2 (o 5-3-2), schema tattico dimostratosi poi come carta vincente. Rožman andò avanti per la strada fino l’8 marzo, quando massacrò l’Hajduk (2-0) sul piano del gioco molto più di quanto ne dimostri il risultato finale.
Dopo Elvis Scoria, Dragan Skočić, Matjaž Kek (due volte) e Igor Bišćan, tocca ora a Simon Rožman alzare al cielo il Sole di Rabuzin. Tre anni fa Rožman aveva vinto una Coppa Slovenia con il Domžale, mentre prima ne perse una con lo Celje. Battendo la Dinamo ha aperto la caccia al… Sole. Domenica a Rujevica c’è la semifinale con l’Osijek, una specie di caccia al biglietto per la finale in programma a Sebenico a inizio agosto. L’altra semifinale vede di fronte Slaven Belupo e Lokomotiva, il campo il giorno prima.
Delle quattro squadre in questione soltanto il Rijeka è già riuscito a conquistare il trofeo. Lo ha fatto in cinque occasioni. Di meglio hanno fatto soltanto Dinamo (15), e Hajduk (6). Dinamo, Hajduk e Rijeka, più una vittoria a testa per Osijek e Inker. Cinque in tutto le squadre a riscaldarsi con il Sole. Una corsa tutta in salita e con tante sorprese. Nelle coppe vanno di moda e pertanto il Rijeka deve stare molto attento.
L’Hajduk non vince la Coppa Croazia dal 2013, quando nella doppia finale ebbe la meglio sulla Lokomotiva per 2-1 e 3-3. Il titolo nazionale gli spalatini lo stanno attendendo da lunghissimi 15 anni, mentre la Coppa Croazia da otto. Dunque, i dalmati sono a digiuno nell’era Damir Mišković, in carica dal 2012.
Da non dimenticare poi anche una finale raggiunta dall’Uljanik di Pola, guidato nell’occasione da Elvis Scoria, quasi vent’anni fa, ovvero nel 2003. L’Hajduk vinse due volte, 1-0 a Pola e 4-0 al Poljud. Scoria si prese la rivincita due anni dopo, alla guida del Rijeka, con una doppia vittoria sui dalmati (2-1, 1-0). Fu il primo dei cinque Sole di Rabuzin conquistati dal Rijeka.
Vincendo a Sebenico, Rožman calerebbe il poker nell’era Mišković.

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